«Una città senza stazione dei bus»
Levico Terme, Passamani (Upt) interroga la Provincia: «E’ poco più una fermata»
LEVICO TERME. Pur essendo la seconda città della Valsugana, dopo Pergine, non dispone attualmente di un’autostazione intermodale. Lo osserva il consigliere e capogruppo provinciale dell’Upt, Gianpiero Passamani, che ha presentato un’interrogazione che verrà discussa nel prossimo consiglio provinciale.
Scrive Passamani: «L’attuale cosiddetta autostazione, all’incrocio tra corso Centrale (Sp 228) e via Claudia Augusta (Sp 1), è poco più di una fermata dotata di scarne pensiline che non offrono l’adeguato confort e riparo richiesti dalla numerosa utenza pendolare e turistica della località. «Anche le altre fermate, poi, a cominciare da quelle, molto frequentate, di piazza Medici sono totalmente sprovviste di qualsiasi struttura che permetta ai passeggeri in attesa, di ripararsi dalla pioggia o dalle intemperie». Passamani interroga la giunta provinciale per sapere se l’amministrazione provinciale abbia in programma, in un prossimo futuro, di migliorare l’attuale fermata principale e anche l’interscambio intermodale ferro-gomma, nell’ambito della stazione ferroviaria, con strutture adeguate (marciapiedi, tettoie, panchine, segnaletica) sul modello di quanto fatto negli anni passati a Pergine e Borgo Valsugana.
Connessa all’infrastrutturazione e alla viabilità di Levico anche l’interrogazione a risposta immediata (question time) che il consigliere Passamani ha presentato per la prossima seduta del consiglio provinciale. «Durante l’estate ma anche nel periodo pasquale, in inverno durante i mercatini di Natale e nell’arco dei ponti e dei weekend primaverili e autunnali, quando Levico organizza eventi culturali, folkloristici e fieristici di richiamo turistico extraregionale – rileva Passamani – è sotto pressione la viabilità sulla Strada provinciale 1, all’ingresso del centro abitato, in corrispondenza dei campeggi e del bivio per Alberé e Tenna». Passamani chiede alla Provincia se è in progetto la realizzazione di una rotatoria in questo snodo e anche all’altezza dell’intersezione tra la Sp1 (via Claudia Augusta) e corso Centrale (Sp. 228), nei pressi proprio della fermata delle linee di autoservizio extraurbano, dove è forte il passaggio di auto, consistente il flusso di pedoni e a volte macchinosa la svolta di pullman e autocorriere di linea.