Sei nuove postazioni per le e-bike
Prosegue il progetto green del Parco Paneveggio Pale San Martino
PRIMIERO. Sono già pronte e non aspettano altro di essere attivate nella tarda primavera e lungo tutta l’estate le sei nuove stazioni di ricarica e-bike realizzate dal Parco di Paneveggio Pale di San Martino nell’ambito delle proprie attività di promozione di un turismo sempre più green.
Il progetto è stato portato avanti su delega del Servizio sviluppo sostenibile e aree protette della Provincia, all’interno di un quadro di pianificazione provinciale volta a sviluppare questo settore turistico del green e del Progetto “TurNat-Turismo Natura” e questo vista la sempre più diffusa presenza e utilizzo di mountain bike a pedalata assistita. Naturalmente il progetto ha trovato il pronto sostegno del presidente del Parco, Silvio Grisotto, che da sempre è stato uno dei promotori di percorsi ciclopedonali e tracciati per mountain bike nell’ottica di favorire mobilità green sul territorio.
«Le nuove stazioni di ricarica – dice Silvio Grisotto – sono state posizionate lungo il percorso escursionistico per mtb denominato “Caoria - Paneveggio”, già per gran parte esistente e che il Parco ha in programma di completare nel tratto “Orti forestali-Malga Fosse di sopra” con un intervento, già rientrante tra le azioni contenute nella Cets, la Carta Europea per un Turismo Sostenibile (progetto “In sella nel Parco”), finanziandolo grazie al “Progetto Leader”. L’intervento ha lo scopo di valorizzarne le peculiarità paesaggistiche, naturalistiche e storiche, preservando però dal passaggio dei mezzi a pedale altre aree ritenute più delicate sotto il profilo naturalistico, faunistico e archeologico. Si tratta quindi di un intervento dalla duplice valenza: valorizzazione e conservazione indiretta».
I punti di ricarica sono localizzati in particolare nel Vanoi presso l’Osteria alla Siega a Ponte Stel e il Rifugio Refavaie; a San Martino di Castrozza presso la Malghetta Tognola e Malga Ces; a Passo Rolle-Val Venegia presso il Rifugio Capanna Cervino e la Malga Venegia. Questi siti corrispondono a malghe o rifugi allacciati alla rete elettrica, sia di proprietà pubblica che privata, che forniscono la corrente elettrica consumata per le ricariche, secondo una apposita convenzione.
«Per ogni bacheca è stata prevista la presenza di sei vani dotati di un sistema di chiusura a chiave che deve essere richiesta al gestore del locale – spiega ancora il presidente Grisotto –. Questo permette all’utente, se dotato del proprio dispositivo di carica, di lasciare la batteria in ricarica utilizzando in libertà il proprio tempo di attesa. Appositi pannelli, collocati nei pressi delle nuove stazioni di ricarica, riportano le istruzioni per l’utilizzo e la mappa delle posizioni delle diverse stazioni sul territorio». (r.b.)