Pellegrinaggio a Cinte dei buddisti bolognesi
CINTE TESINO. Preghiera, disponibilità e amicizia. Queste le parole d’ordine con le quali domenica scorsa il Tempio Tenryuzanji di Cinte ha accolto la visita di circa cinquanta cingalesi delle...
CINTE TESINO. Preghiera, disponibilità e amicizia. Queste le parole d’ordine con le quali domenica scorsa il Tempio Tenryuzanji di Cinte ha accolto la visita di circa cinquanta cingalesi delle comunità buddhiste di Mantova e Bologna.
Accompagnati dal loro monaco, il venerabile Vimalaratna, i pellegrini hanno potuto pregare ed incontrare Seiun, abate del tempio e sempre più guida spirituale della comunità cintese.
«Lo Sri Lanka è un paese buddhista e per i cingalesi – fa sapere stesso Seiun – è molto importante visitare i luoghi di preghiera del Buddha sostenendo allo stesso tempo i monaci con vivande ed oggetti di uso quotidiano. Questo lo spirito con cui i tanti ospiti hanno inteso trascorrere la loro domenica». Con loro anche un gruppo di italiani, molti dei quali della provincia di Trento e frequentatori del tempio. Uomini e donne con cui i visitatori hanno potuto trascorrere una giornata in amicizia ed improntata sulla conoscenza reciproca.
Un incontro che segue quello dello scorso anno con circa quaranta vietnamiti guidati dallo stesso desiderio di preghiera e volontà di sostegno al monaco. Anche in quel caso fedeli sospinti dall’insegnamento del Buddha il quale auspicava la necessità dell’incontro tra la comunità laica e quella monastica per dare vita una mutua dipendenza tra le due realtà. (fa.f.)