«Non bloccherò nessun scolaro»
Levico Terme, il sindaco: «Non mi metterò davanti alle scuole a fermare chi non è a posto coi vaccini»
LEVICO TERME. «Chi crede che io mi vada a mettere davanti ai cancelli delle scuole per impedire l’accesso agli scolari si sbaglia di grosso». Con queste parole, il sindaco Michele Sartori, ha chiuso la discussione della mozione (poi respinta con 8 voti favorevoli e 9 astenuti) contro la obbligatorietà dei vaccini presentata dal consigliere del Movimento 5 Stelle, Maurizio Dal Bianco.
La questione è dunque approdata anche in consiglio comunale a Levico. Il prossimo 10 marzo la legge diverrà, infatti, pienamente esecutiva e i bimbi non vaccinati non potranno più entrare a scuola. Per questo il consigliere Maurizio Dal Bianco del Movimento 5 Stelle ha presentato la mozione «affinché tutti i minori non vaccinati ma regolarmente iscritti e accettati possano concludere l’anno scolastico». Mozione che ha acceso il dibattito consiliare, con posizioni varie ad articolate. Chiarissimo comunque il sindaco sulla illegittimità della mozione.
«Esiste una norma di legge ben precisa - ha replicato Sartori - e votare una mozione contraria è semplicemente illegittimo. Se si vuole cambiare la legge lo strumento c’è: si raccolgano le firme e si indica un referendum. Peraltro non esistono provvedimenti di Regioni o Province che possano spostare i termini di scadenza, e di certo non lo farà la Provincia di Trento». Sulla stessa linea anche l’assessore Postal: «Abbiamo una legge che sarà applicata e la mozione, così come è espressa non può essere votata, anche se personalmente mi trova d’accordo». Più logico sarebbe stato per Postal chiedere «una graduale applicazione della norma», concetto ribadito dal consigliere Lancerin del Pd. A poco sono servite le repliche di dal Bianco, che ha sottolineato come la stessa mozione sia invece stata approvata dai consigli di Borgo Valsugana e di Trento. «Io sono il responsabile della salute pubblica - ha risposto il sindaco - e se altri hanno deciso di mandare lettera alla Provincia sono ovviamente liberi di farlo». Precisazione alla quale è seguita la sorta di rassicurazione a Dal Bianco, consiglieri e cittadini di Levico del sindaco Sartori.
La discussione è poi immediatamente ripresa su un'altra mozione dei 5 Stelle, relativa all’acquisto di 3 misuratori di particelle sottili per monitorare l’inquinamento. Pur libera da ingombranti complessi industriali, Levico non di meno presenta punte di inquinamento dovute - ma è d’obbligo il condizionale - alla presenza della SS47 e del traffico relativo. Le centraline, a detta di Dal Bianco, avrebbero dovuto raccogliere dati da inviare poi alla Provincia. Il sindaco Sartori, nel precisare che è l’Appa l’unico organo di riferimento per i rilevamenti dell’inquinamento ambientale - contestato in questo da Tommaso Acler che ha voluto ricordare come l’Agenzia «sia stata al centro del più grande scandalo ambientale del Trentino» - ha anche riferito di ricerche in rete che smentivano quanto affermato da Dal Bianco, dato che lo stesso produttore dei misuratori li indica come «non adatti ad ambienti esterni». Apriti cielo: il consigliere grillino s’è scagliato contro il sindaco «che va a fare ricerche in internet». Curiosa presa di posizione da parte di chi ha fatto della rete il proprio cavallo di battaglia. Ma tant’è: mozione respinta con 10 no, 2 sì e 5 astenuti.