Nella Rsa di Castello Tesino ora è in funzione la stanza degli abbracci
I parenti dei 50 ospiti della casa di riposo Suor Agnese potranno abbracciare in sicurezza i loro cari. L’inaugurazione alla presenza delle autorità comunali e provinciali
TRENTO. I parenti dei 50 ospiti della casa di riposo Suor Agnese di Castello Tesino potranno abbracciare fisicamente e in sicurezza i propri cari, grazie ad un’apposita “stanza”. Tutto nasce dalla volontà di un signore di Borgo Valsugana, Bruno Tomio, la cui mamma è ospitata presso la struttura e grazie al buon cuore della comunità locale che ha contributo alla realizzazione di questo luogo che consentirà, finalmente, agli anziani presenti di poter riabbracciare i propri figli o nipoti. Tutto quello che è servito per crearla, in termini di materiali e di ore lavoro, è stato infatti donato da alcune ditte della zona e assemblato col prezioso aiuto del Corpo dei Vigili del Fuoco volontari di Castello Tesino.
La stanza degli abbracci, a cui si accede dal piazzale della struttura, è stata inaugurata con una breve, ma sentita cerimonia alla quale hanno partecipato il sindaco Graziella Menato, con il vicesindaco Fabio Franceschini, la presidente dell’ A.P.S.P. Suor Agnese, Silvia Zancanella con l’intero consiglio di amministrazione e quanti hanno contributo, con il proprio lavoro, a realizzare l’opera.
L’assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana, che è intervenuta insieme al presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder, ha voluto ringraziare la generosità di chi ha donato questo “luogo” agli ospiti della casa di riposo Suor Agnese.
«In questi mesi – ha detto l’assessore – abbiamo dovuto prendere decisioni difficili e vorrei davvero ringraziare i familiari degli anziani presenti nelle strutture del Trentino per la pazienza e la comprensione che hanno dimostrato nell’accettare di non poter vedere i propri cari. Stiamo lavorando per poter togliere ogni barriera e restituire a tutti il piacere ed il conforto del contatto fisico fra le persone. Abbiamo già vaccinato pressoché tutti gli anziani – ha ricordato – presenti nelle case di riposo e stiamo completando le vaccinazioni anche degli operatori. La nostra speranza è quindi, quanto prima, di poter chiudere le stanze degli abbracci e ripartire con le visite in presenza».