«Mai rifiutato a nessuno il confronto e il dialogo» 

Imer, il sindaco Gianni Bellotto: «Non ho la più pallida idea dei motivi per i quali la minoranza si è dimessa». Venerdì sera incontro pubblico di metà mandato


di MariaCristina Bettega


IMER. «Appare sinceramente incomprensibile e immotivata la decisione del gruppo di minoranza “Per Imer” di lasciare a metà mandato il consiglio comunale, facendo così venire meno l’importante ruolo di controllo democratico assegnatogli dalla legge e dai cittadini di Imer nelle elezioni del 2015». Inizia così il comunicato diffuso nella giornata di lunedì dal gruppo di maggioranza del Comune dopo le dimissioni della minoranza.

«Non ho la più pallida idea del perché siamo arrivati a questa situazione - ci spiega il sindaco Gianni Bellotto - sono costernato da questo fatto perché credo di aver fatto sempre il massimo per aver un rapporto di dialogo e confronto. Alla provocazione della minoranza sul fatto del “siamo sempre stati relegati al punto delle varie ed eventuali” posso dire che il presidente del consiglio, che sta nella figura del sindaco, stabilisce l’ordine del giorno che può essere arricchito da una mozione fatta dalla minoranza ma questo non è mai successo».

Bellotto prosegue amareggiato: «Ho trovato veramente poco elegante il fatto che tutto il resto della lista “Per Imer” abbia dato le dimissioni perché secondo me specialmente negli elementi giovani ci poteva essere un passaggio consigliare di minoranza e poteva essere occasione per loro di farsi un po’ le ossa in vista anche di future elezioni. Così facendo l’intero gruppo si è fatto del male più a se stesso che non a noi perché il Comune, purtroppo ora senza la minoranza, va avanti lo stesso».

Certo è che adesso una parte della popolazione di Imer si sentirà un po’ abbandonata dai suoi rappresentanti che si sono dimessi ma su questo il sindaco puntualizza «l’ufficio del sindaco è nella casa del Comune e quindi di tutti. Io non ho mai e poi mai rifiutato il colloquio o il dialogo con la gente sia con coloro ci hanno votato che con coloro che non lo hanno fatto. Anzi, mi sono impegnato per aver dato delle soluzioni, naturalmente nei termini dell’assoluta legalità, più a gente che non ci ha votato che a quelli che lo hanno fatto. Non ho nessuna intenzione di pormi in modo ostico nei confronti della popolazione che non mi ha votato. Se questa parte della popolazione che ha votato “Per Imer” non si sente ora rappresentata vada a chiederlo al capogruppo della minoranza che, secondo me, ignobilmente ha dato le dimissioni».

Bellotto chiarisce anche il rapporto con le associazioni di volontariato chiamate in causa dalla minoranza: «Mescolare il Gari con l’amministrazione è un grave difetto, al Guinness del canederlo più grande del mondo, ero presente e ho ringraziato con un discorso pubblico sia cuochi che promotori. Il Gari è una associazione trasversale che non è né della maggioranza né della minoranza bensì del territorio».

Bellotto e ciò che rimane del consiglio danno appuntamento a tutta la popolazione venerdì prossimo, 10 novembre alle 20.30 alle ex Sieghe per un’assemblea pubblica dove tutti sono invitati a partecipare «in quell’occasione - ci spiega il sindaco - informeremo la popolazione sull’operatività di metà mandato e spiegheremo le nostre perplessità nei confronti di queste dimissioni, dopodiché se la minoranza vuole essere presente ben volentieri potrà controbattere».













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