«La Rurale non deve chiudere»
Telve di Sopra: affluenza bassa, addio sportello dall’1 gennaio. Il sindaco non ci sta: «C’era un accordo»
TELVE DI SOPRA. Dall’1 gennaio 2018 la filiale della Cassa Rurale di Telve di Sopra chiuderà. Il cartello appeso sulla porta è chiaro. Dopo 14 anni questo servizio viene tolto. La comunicazione è stata data qualche tempo fa in un incontro che il presidente della Cassa Rurale Valsugana e Tesino Arnaldo Dandrea e il direttore generale Paolo Gonzo hanno avuto in Comune con il primo cittadino Ivano Colme. Al suo posto sarà probabilmente installato un bancomat vicino al Municipio. All’origine la scarsa affluenza allo sportello, sito in un locale di via 3 Novembre, che fino a fine anno continuerà a tenere aperto come sempre per tre mezze giornate la settimana. Poca affluenza che il sindaco conferma, ma non condivide la scelta e nemmeno le modalità di comunicazione.
«Partiamo con il dire che le Casse rurali, a differenza delle banche, sono nate per dare un servizio capillare sul territorio, per stare vicino alla gente», spiega, ricordando che in tal senso in occasione della fusione tra le allora casse rurali di Telve e di Strigno, nel 2003, il Comune chiese e ottenne l’istituzione di uno sportello in via 3 Novembre: «Abbiamo sempre incentivato la gente ad utilizzare questo servizio, non è stato facile certo perché molte persone avevano il conto alla Cross (la Cassa Rurale Olle Samone Scurelle, ndr)», precisa Colme. Problema che con la fusione delle tre casse, Cross, Roncegno e Valsugana Tesino, non c’è più. «Con la fusione circa il 70-80% della popolazione di Telve di Sopra è correntista della Valsugana e Tesino», conferma il sindaco. Ma, a quanto pare, l’affluenza alla filiale è rimasta bassa: «Dal 2003 ad oggi ha tenuto duro nonostante periodi di scarsa affluenza. Teniamo conto che tante cose si fanno da casa con l’in-banking, senza andare allo sportello. Ma gli anziani hanno bisogno di avere un appoggio, un servizio».
A sostegno di ciò anche una lettera che il Circolo Culturale Pensionati tramite la presidente Patrizia Trentin ha inviato alla banca, chiedendo di rivedere la decisione, ricordando lo spirito cooperativo delle Rurali. Al contempo Colme ha chiesto che si organizzi una serata pubblica per dare le spiegazioni a soci e clienti: «Il presidente mi ha spiegato che portava la richiesta in Consiglio. Consiglio che lo scorso 21 novembre ha deciso di non fare la serata. Il motivo? Perché da altre parti dove ci sono state chiusure non è stata fatta. Inoltre hanno già avuto un incontro con me. Motivazioni che non accetto: ci sono stati altri eventi di chiusure in paese e dirlo alla gente è dovuto», conclude il sindaco, che chiede alla Rurale l’incontro pubblico: «Ci è stato promesso lo sportello bancomat, ma se possibile chiediamo di fare un passo indietro, uno sforzo per mantenere il servizio in paese». La chiusura a Telve di Sopra arriva dopo quelle di Carzano e Cinte Tesino, lo scorso anno. A inizio 2018 chiuderà anche la filiale di Villa Agnedo.
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