La lista di Paolo Meneguz rischia l’invalidazione
Elezioni comunali. I candidati che formano “Pungolo Primiero” sono 12, uno in meno di quanti ne prevede il regolamento. «Comunque, in un modo o nell’altro, partecipiamo alla competizione»
Primiero. «Comunque vada, voglio ringraziare veramente di cuore le candidate e i candidati che con generosità e coraggio hanno deciso di entrare nella lista “Pungolo Primiero”, soprattutto perché cosciente che la loro scelta è stata dettata sì da motivi ideali ma anche perché, per dirla con tre parole, “mi vogliono bene”. Un “grazie” speciale va anche ai sottoscrittori di lista che nell’ultima mezz’ora utile si sono presentati a firmare».
Inizia così il messaggio che Paolo Meneguz, candidato sindaco a Primiero San Martino di Castrozza con la sua lista “Pungolo Primiero” ha inviato ai suoi sostenitori.
“Comunque vada”, scrive Meneguz, perché la sua lista rischia di essere esclusa avendo presentato 12 candidati consiglieri al posto dei 13 previsti dal regolamento elettorale; la tredicesima candidata in effetti c’era, ma per un inghippo burocratico ha dovuto rinunciare, mettendo la lista in forte rischio di invalidazione. «Entro domani – spiega Paolo Meneguz – dovrei essere convocato dalla commissione mandamentale elettorale a Borgo Valsugana per spiegare la nostra situazione e possibilmente integrare la lista avendo risolto il problema della candidatura mancata. Non so se tutto questo potrà rimettere in pista la mia candidatura … in ogni caso ci resta la soddisfazione di essere riusciti in un’impresa quasi epica: in meno di 60 ore abbiamo messo insieme una lista in un contesto difficile e contro ogni previsione. Altro che “è uno scherzo di aprile!”. In ogni caso andiamo avanti, convinti che il buon senso trionferà».
E Paolo Meneguz ribadisce che il suo gruppo continuerà fino al 20 settembre «a partecipare alla competizione elettorale chiedendo, in ogni caso, alle elettrici e agli elettori di andare a votare per la lista “Pungolo Primiero”», probabilmente trovando un modo per contarsi, anche se non proprio con effetti concreti sulle elezioni. Di più Paolo Meneguz non ha voluto spiegare. E poi continua: «il primo atto della nostra campagna elettorale sarà l’operazione “ascolto” rivolta a tutti i cittadini per raccogliere suggerimenti, proposte, consigli per calibrare meglio il progetto che presenteremo il 5 settembre. Un’operazione che metterà tutti nella condizione di collaborare perché si potrà partecipare nei modi più svariati: Whatsapp, Facebook, Twitter, Sms, posta virtuale e cartacea, “messaggi in bottiglia” e soprattutto colloqui a tu per tu».
Questo è Paolo Meneguz. R.B.