L’infanzia rubata della Shoha, mostra per non dimenticare
RONCEGNO. Importante appuntamento per ricordare la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia del 20 novembre 1989 e la figura del pedagogo polacco Janusz Korczak, ispiratore della...
RONCEGNO. Importante appuntamento per ricordare la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia del 20 novembre 1989 e la figura del pedagogo polacco Janusz Korczak, ispiratore della Convenzione. Il Comune propone, infatti, la mostra fotografica "Shoah: infanzia rubata" nella Sala Tre Castelli ad ingresso libero. L'esposizione sarà aperta dal 20 al 27 novembre dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, domenica 25 chiusa. La mostra ripercorre idealmente la negazione dei diritti fondamentali dei bambini ebrei durante gli anni della persecuzione nazifascista, quali il diritto al gioco, alla dignità, alla salute, all’identità, all’istruzione, alla libertà, alla tutela e, per ultimo, alla vita. Mette in evidenza le terribili condizioni e costrizioni alle quali erano sottoposti e documenta il tragico sterminio di bambini e adolescenti fra il 1933 e il 1945, quando l'Europa fu sconvolta dal regime nazista: dei sei milioni di ebrei uccisi 1.500.000 erano minorenni.
Si contrappone a tale orrore la grande figura del pedagogo polacco Janusz Korczak, ispiratore dell’attuale Convenzione Internazionale dei diritti dei bambini, che lottò fino all’ultimo per alleviare le sofferenze dei bambini del suo orfanotrofio, situato nel Ghetto di Varsavia. La mostra è realizzata dall’Associazione Figli della Shoah con il contributo del Fondo Internazionale di Assistenza alle Vittime del Nazismo, Legge 249/2000 e della Conference on Jewish Material Claims Against Germany. (m.c.)