Il vescovo Tisi a “Happening”: «Circondatevi di poveri»
Levico terme Quello che è successo all’apertura del Happening 2019, che si conclude oggi, per il secondo anno di seguito al PalaLevico con il vescovo Lauro, non è di facile comunicazione, ma è...
Levico terme Quello che è successo all’apertura del Happening 2019, che si conclude oggi, per il secondo anno di seguito al PalaLevico con il vescovo Lauro, non è di facile comunicazione, ma è possibile prevedere che gli effetti salutari dell’evento avranno uno sviluppo molto più grande, e impensato dagli stessi organizzatori.
Il vescovo Lauro è sempre lo stesso, ma nel dialogo aperto con la giornalista Rai, oltre che conduttrice e, soprattutto, mamma, Linda Stroppa, si è mostrato in tutti quegli aspetti che lo rendono tanto amato dai trentini, notoriamente non proprio propensi a effondersi in comunicazioni affettive tanto calorose e spontanee. Anche il suo ritardo clamoroso (il programma diffuso dalla Cooperativa Il Faggio riportava le 17.30 come ora dell’appuntamento), presentatosi candidamente alle 18.30, è stato accolto dagli astanti come se fossero a un matrimonio ad attendere la sposa che quando arriva con un’ora di ritardo la vedono ancora più bella e ne sono addirittura più felici.
Un inizio di Happening con un’omelia che ha fatto soprattutto pensare, sferzante, senza riguardo alcuno per quelli che «si abbandonano alle ideologie e fanno della realtà una narrazione, per dire che è come la vedono loro e chi non la pensa così è un nemico».
Parole di una sapienza antica e nuovissima, per dire ancora che «il peccato, che Paolo assimila alla morte, non consiste nel trasgredire delle regole, ma piuttosto nell’essere autoreferenziali nella ricerca di senso, ricchi di una risposta falsa che chiude il cielo sopra di noi e ci soffoca nella nostra incapacità di aprirci all’incontro con quel Gesù di Nazareth che ha consegnato ai poveri le chiavi del Paradiso».
«Per questo l’Europa è morta – ha detto ancora il presule, forse nell’unico accenno alla politica di tutto l’incontro, riferita evidentemente al recentissimo voto europeo con il quale i parlamentari hanno votato contro o si sono astenuti alla risoluzione per una equa distribuzione dei migranti, ribadendo di fatto che i porti devono restare chiusi e che le Ong non si devono occupare di salvataggi e commentando la frase di Romano Guardini a titolo de l’Happening, “La vita viene destata e accesa solo da una vita” -, perché ha costruito un sistema divenuto ermetico alla vita che ci raggiunge da fuori».
E con l’invito a «circondarsi di poveri», don Lauro svela la modalità ecclesiale che vorrebbe implementare con la sua azione pastorale. «Fare come Gesù – ha detto in conclusione – con la samaritana al pozzo. Assolutamente non giudicante verso quella “irregolare” per antonomasia, le chiede solo “dammi da bere”, attivando in lei quel dinamismo spirituale che la rivede protagonista della sua vita e di nuovo capace di ricevere il bene che ci porta Gesù di Nazareth».
Seduto sul bordo del pozzo di Giacobbe, in questo tempo eccezionale nell’anniversario di Vaia, anche Levico si è potuto sentire al centro del mondo grazie a questo vescovo che non finirà mai di sorprenderci.F.Z.