RONCEGNO. Un fiore all'occhiello per la Bassa Valsugana, è il "microcosmo" da alcuni anni insediatosi nelle strutture di Villa Flora e Villa Waiz. Un mondo fatto di gusto e professionalità, di studenti, professori, chef, direttori d'albergo e gemellaggi importanti. Proprio nei giorni scorsi la scuola alberghiera di Levico e Rovereto ha ospitato a Roncegno una delegazione dell’Ipseoa, l’Istituto professionale dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, scuola milanese che, nei cinque anni di durata del percorso di studi, conta ben 1.400 studenti. Uno scambio culturale ed enogastronomico fra regioni, che da alcuni anni sta portando in Valsugana diversi istituti alberghieri provenienti da tutta Italia. Visite che ovviamente saranno ricambiate, con studenti e tutor trentini che vengono ospitati nelle varie scuole. Uno “scambio” di menu, conoscenze e competenze, un lavoro sul campo che sta dando ottimi risultati. La scorsa settimana il gruppo di sei ragazzi lombardi (due di sala e quattro di cucina) accompagnati dagli insegnanti Antonio Grillo e Walter Pedrazzi, ha passato tre giorni nel paese termale: con gli allievi di Roncegno hanno studiato un menu - piatti che esaltino le tipicità lombarde- per poi realizzarlo. Tra tradizione e rivisitazione, il menu proponeva un tris d'antipasti milanesi, riso mantecato, ravioli di borragine in guazzetto di coniglio e malfatti alla lomellina gratinati al gorgonzola. Quindi dadi di lombata alla milanese, ossobuco con "gremolata" su purea di patate e losanghe di trota farcita. Infine il dolce.

Ragazzi e insegnanti vengono ospitati a Villa Waiz, l'hotel didattico gestito dall'Alta Formazione Professionale, mentre cucina e sala sono nel Ristorante didattico "Sensi" a Villa Flora, curato dal 4° anno dell'alberghiero. Un vero e proprio laboratorio. (m.c.)