«Il Curie nella ex scuola media»
L’auspicio del dirigente Chincarini per la sede staccata dell’Istituto
LEVICO TERME. Il Marie Curie, la sede distaccata in viale Vittorio Emanuele dell’Istituto di istruzione di Pegine, sarà forse trasferito «entro l’inizio del prossimo anno scolastico», ha dichiarato il vicepresidente della giunta provinciale, Alessandro Olivi, rispondendo alla domanda a risposta immediata presentata dal consigliere dell’Upt Gianpiero Passamani di cui il Trentino ha scritto ieri.
«Una risposta rapida – ha detto il preside del Curie, Paolo Chincarini – poiché abbiamo da tempo avviato un dialogo con l’Ufficio di edilizia scolastica su questo problema. Le classi sono contate e lo spazio è angusto, occorre essere lungimiranti in vista di un probabile ampliamento. I tempi prospettati da Olivi sono anche plausibili, ma trovo difficile riuscire ad adeguare l’edificio che condividiamo con Apt e Forestale, così come allo stesso modo pensa Passamani. La soluzione ottimale sarebbe quella di trasferirci alle ex medie di via Slucca, un edificio asburgico che però risulta messo meglio della sede attuale, in una sorta di scambio con gli uffici che attualmente la occupano. Si tratta di perfezionare la permuta tra il Comune e la Provincia, già prevista in un accordo definito con Gilmozzi, e noi in due giorni traslochiamo, perché quella struttura è già pronta a ospitare una scuola».
«Un punto fermo della locale realtà socio-culturale – ha scritto Passamani nella sua interrogazione -, con progetti di educazione permanente e stretti collegamenti con il tessuto economico della zona. Ospitato nella palazzina ex Apt, offre i corsi del biennio comune dell’Istituto Tecnico Economico e il triennio dell’indirizzo Turismo, per un totale di otto classi, ponendosi come vertice di un polo scolastico, quello di Levico, importante e frequentato. Date le sue non ottimali condizioni logistiche e di spazi, chiedo se siano previsti in un prossimo futuro la sistemazione dell’attuale struttura o lo spostamento in altra sede della località termale».
«Gli spazi nuovi sono necessari - ha risposto Olivi - e un primo step va realizzato entro l’inizio del prossimo anno scolastico. Sono in corso verifiche per individuare anche dal punto di vista progettuale la soluzione migliore che non deve ovviamente provocare disagi agli studenti e ai docenti. Non è ancora certo se la scelta sarà quella di ammodernare la sede esistente o se spostare l’istituto in un altro edificio, ma in alcune settimane il servizio competente saprà fornire una risposta».