Grigno, basta gestioni associate
Il voto. Il consiglio comunale ha dato parere favorevole allo scioglimento dei servizi con i Comuni di Ospedaletto, Bieno, Cinte, Pieve e Castello Tesino. Per ora soltanto Ospedaletto si era già espresso, ma contro la cancellazione degli accordi
Grigno. Sì allo scioglimento della gestione associata d’ambito. Si è espresso così, con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione, il Consiglio Comunale nella serata di giovedì. Sia chiaro, si tratta di un parere, per ora non cambierà nulla. Ma è un segnale che l’aula ha voluto dare in Provincia in merito alla spinosa questione delle gestioni associate obbligatorie.
«La giunta provinciale si è presa del tempo, entro il 16 agosto, per decidere sulle gestioni associate: se e come rivederle. Nell’attesa, con gli altri sindaci del nostro ambito ci siamo riuniti e abbiamo deciso di portare la questione nei rispettivi consigli, per un parere», spiega il sindaco Leopoldo Fogarotto.
Sei Comuni coinvolti
L’ambito in questione è quello formato da sei Comuni: Grigno, Ospedaletto, Bieno, Cinte, Pieve e Castello Tesino. Un territorio ampio e non omogeneo, dove fin dall’inizio non è stato facile avviare la gestione: diversi i problemi sorti e le voci contrarie, tanto che era stato nominato un commissario ad acta per far partire i primi (e gli unici) due servizi: segreteria (con un segretario e due vice) e commercio. Ed è proprio la deliberazione del commissario ad acta del 27 febbraio 2017, che approvava il progetto di gestione associata di questi servizi, che si intende revocare. Nella riunione tra i sei sindaci è emerso che cinque sono favorevoli allo scioglimento (o comunque ripensamento) della gestione associata, mentre solo Ospedaletto intende proseguire con la situazione attuale. Lo stesso consiglio comunale di Ospedaletto è stato il primo a portare la questione in aula, esprimendo la volontà di non sciogliere la gestione d’ambito. Parere contrario per Grigno mentre gli altri quattro consigli si esprimeranno a breve. Un messaggio politico diretto a Trento. «Non siamo contrari alla gestione associata ma così come è non va bene perché i principi alla base del progetto, ovvero gli obiettivi di economicità e di efficienza dei servizi, non vengono raggiunti. Il nostro è voler lanciare un campanello d’allarme, sapendo benissimo che per ora la situazione non cambia e solo la Giunta Provinciale può rimetterci mano e far funzionare le cose», prosegue Fogarotto.
Via libera a una convenzione
L’aula ha inoltre approvato, con l’unanimità dei voti, la convenzione con i Comuni di Castel Ivano, Samone e Scurelle per l’adesione alla “Associazione Foreste del Lagorai Valsugana Orientale e del Comune di Grigno”. «Tre anni fa gli stessi Comuni hanno costituito il Consorzio Forestale, l’associazione è il completamento del Consorzio», precisa Fogarotto. Permetterà ai comuni aderenti di collaborare per la vendita del legname, oltre ad offrire dei vantaggi dal punto di vista economico.
Interrogazioni e delibere
Spazio a inizio seduta alle interrogazioni della minoranza sui lavori della strada degli Altipiani, che da Selva conduce in Barricata, e sulla messa in sicurezza lungo il Brenta. Per quanto riguarda i primi, i lavori sono terminati e proprio oggi la strada sarà riaperta: possono transitarvi i residenti di Grigno e Ospedaletto, oltre a un massimo di 300 permessi l’anno che può rilasciare il Comune. L’intervento ha riguardato la messa in sicurezza della cosiddetta “Ultima strada dell’Imperatore”, con la sistemazione di piccoli cedimenti, murature, reti e guardrail, per un totale di circa 300mila euro, finanziato sul Fondo strategico territoriale. Per quanto riguarda invece i lavori a cura del Servizio bacini montani lungo il fiume Brenta a Pianello, Martincelli e Selva, entro l’anno saranno completati.
Ok infine all’adozione definitiva della variante al Prg (che include l’ultima osservazione della Provincia sull’altezza massima a 10 metri degli edifici in zona residenziale) e alla deroga all’azienda Trentinabeton srl.