«Gli scarti del campo sportivo sono pericolosi: analizzateli»

Primiero. Flavio Taufer, insegnante, non nuovo a battaglie di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, ha inoltrato una richiesta urgente d’analisi chimica, fisica, batteriologica sui rifiuti...



Primiero. Flavio Taufer, insegnante, non nuovo a battaglie di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, ha inoltrato una richiesta urgente d’analisi chimica, fisica, batteriologica sui rifiuti speciali di varia foggia attualmente in fase d’asportazione dal campo da calcio di Tonadico, usufruito sia dalle compagini sportive sia dagli alunni della scuola elementare. Si sta, infatti, provvedendo al rifacimento del campo sostituendo il manto erboso in sintetico e lo spettacolo che si presenta agli osservatori è davvero poco rassicurante e lo è ancor più se è vero che verrà rifatto con gli stessi materiali che sono stati asportati.

Materiale sospetto

La richiesta è stata inoltrata alle autorità di controllo sanitario, agli amministratori ed ai responsabili scolastici. Ad essi chiede un intervento immediato di analisi dei materiali «così come residuati dopo oltre un decennio d’utilizzo: polveri sottili, microplastiche, manto erboso sintetico e granuli d’intaso; sono – scrive Flavio Taufer – volumi enormi accatastati nello spazio adiacente al campo e ed equivalenti a qualche tonnellata di rifiuti speciali. E’ necessaria una valutazione sulla salubrità o meno dei materiali, decantati e visibilmente alteratisi nel corso del tempo che, nella medesima fattispecie verranno esattamente replicati con l’aggiunta di componenti manutentive a mio parere peggiorative».

La richiesta riguarda nello stesso tempo «la valutazione dell’impatto e inquinamento a lungo termine sul territorio di materiali così disperdibili, alterabili e ricettacolo di sostanze aeree e piovane (più sudori, sputi, feci d’uccelli, residui alimentari…) assorbiti e in decomposizione sulla superficie artificiale del campo. Sicuramente habitat non benefico – scrive Taufer – alla salute delle persone e dell’ambiente (ci mancava l’impianto d’irrigazione previsto nel campo di “nuova generazione”). Tali considerazioni e perplessità sono condivise da tutte le categorie d’utenza dell’area sia scolastica che ricreativa; dall’alunno agli insegnanti, al personale delle pulizie e non di meno alle famiglie. Da anni infestati da filamenti, microfibre volatili, sporcizia aderente il vestiario, la pelle (mani e facce neri!) pallini insinuati nelle narici, dentro occhi ed orecchie, ingeriti, inspirati e diffusi quotidianamente in ogni angolo di strada, casa e giardino, nelle tasche, scarpe e in ogni piega e risvolto intasando scarichi lavandini, nutrendo pesci e volatili curiosi. Mi riferisco a materiali non certo biodegradabili, sparpagliati sull’intera valle e trascinati senza dubbio ovunque fino al mare».

La sollecitazione

Con tali motivazioni soprattutto nel rispetto per la salute e l’incolumità dei minori coinvolti, «chiedo – conclude Taufer – che, ogni forma di indagine, controllo e valutazione venga mirata al fine di evitare situazioni a rischio o che possano in futuro compromettere la salute dei cittadini. Certo della debita attenzione al caso, considerato l’andamento dei lavori in corso invito ad un intervento tempestivo . Condividono la presente istanza i rappresentanti dei genitori delle classi II della scuola elementare di Tonadico, che, in coscienza, ho sentito il dovere di interessare». R.B.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Sanità

Ostetricia e ginecologia del Santa Chiara, la guida a Fabrizio Taddei

Dopo aver guidato il reparto a Rovereto e negli ultimi tre anni a scavalco con l'ospedale di Trento, ora passa esclusivamente al capoluogo, mentre al Santa Maria del Carmine gli subentra Pietro Dal Rì, attuale titolare della struttura semplice chirurgia ginecologica endoscopica