Novaledo 

Ex Casa Zen rifiuti abbandonati nell’atrio

Novaledo. Era il 27 aprile 2014 quando il sindaco, allora Attilio Iseppi, inaugurava la nuova sala polifunzionale ex casa Zen, acquistata dal Comune nel 1997. «Se abbiamo le strutture – aveva detto...



Novaledo. Era il 27 aprile 2014 quando il sindaco, allora Attilio Iseppi, inaugurava la nuova sala polifunzionale ex casa Zen, acquistata dal Comune nel 1997. «Se abbiamo le strutture – aveva detto Iseppi - le dobbiamo fruire, utilizzare, vivere. Le infrastrutture di Novaledo che ci siamo impegnati a far funzionare, non sarebbero adeguatamente valorizzate senza la partecipazione attiva delle associazioni e dei cittadini. Siamo perciò consapevoli che le possibilità economiche non sono sufficienti da sole a garantire qualità della vita, abbiamo bisogno di mantenere e promuovere la partecipazione, i sodalizi, il dialogo e soprattutto di stare assieme lavorando per la nostra comunità, per i nostri figli, per i nostri anziani e, perché no, anche per noi stessi».

Parole, purtroppo, da affiancare oggi, appena sei anni dopo, all’indignato post Facebook della vicesindaco Barbara Cestele, scritto in reazione alla scorribanda di una «vergognosa» compagnia che ha trascorso il sabato pomeriggio nell’atrio della struttura, lasciando impunemente in giro immondizie e sporcando gli spazi comuni.

«Voi non avete idea – scrive Cestele - di cosa sia il rispetto della cosa pubblica, e forse non avete capito che con il vostro comportamento vandalico state rovinando e imbrattando una cosa di tutti.Forse non vi hanno insegnato il rispetto, eppure il rispetto dovrebbe essere parte integrante di ogni rapporto umano, da quello d’amicizia, a quello d’amore, a quello di lavoro, a quello del vivere civile. Dovrebbe essere il “motore” di ogni pensiero, gesto, parola, per garantire una pacifica e civile convivenza. Ma che cos’è il rispetto per voi? Oggi il Gruppo anziani ha pulito dove voi avete sporcato. Posso solo dirvi vergognatevi! Siete il disonore di questo paese. Riflettere sui vostri gesti e certe cose fatele a casa vostra». F.Z.













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