Coop, la ditta Brocchetto ricorre nuovamente al Tar 

Transacqua: ancora nel mirino la delibera del Comune per l’ok ai parcheggi in fascia di rispetto stradale. Dubbi sui conflitti d’interesse dei consiglieri


di Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO. Era caduto un silenzio assoluto su tutto dopo la riapertura, il 18 agosto scorso, del punto vendita della Famiglia cooperativa di Primiero, nell’immobile di viale Piave a Transacqua, con il via libera della commissione edilizia del Comune di Primiero San Martino di Castrozza che aveva approvato l’istanza di costruzione in sanatoria (concessione edilizia in sanatoria) presentata dalla società Primiero Sviluppo srl. Ci si chiedeva a quel punto cosa intendeva fare la Ditta Brocchetto: ci si chiedeva se finalmente era stato trovato un accordo fra Famiglia cooperativa e Brocchetto, se erano ancora in trattativa o infine se il tutto avrebbe prodotto un altro ricorso. Ebbene, il ricorso c’è stato. È stato presentato al Tar di Trento e riguarda ancora la famosa delibera del Comune con la quale autorizzava la realizzazione dei parcheggi in fascia di rispetto stradale.

«Abbiamo deciso di tornare sulla questione solo oggi - scrive la famiglia Brocchetto in una nota - poiché “per una valle che vive di turismo non era opportuno andare sulle pagine di giornali con eventuali ricorsi o quant’altro”: come si dice in questi casi “i panni sporchi si lavano in casa”; abbiamo preferito lasciare spazio ad una ventata di ottimismo dove far vivere ai nostri ospiti delle vacanze rilassanti. Oggi invece vogliamo iniziare a chiarire alcuni punti, partendo dalla delibera n. 36 del 05/07/2017, con la quale il Consiglio comunale ha autorizzato, la realizzazione dei parcheggi in fascia di rispetto stradale, avvalendosi di una deroga introdotta dalla legislazione provinciale, al di fuori di quanto stabilito dalla legislazione nazionale che considerano inderogabile il vincolo».

Si spiega che allora era stata puntualmente impugnata al Tar di Trento la delibera, ma il ricorso era stato dichiarato inammissibile visto che il procedimento autorizzativo della nuova lottizzazione non era ancora concluso. «A fine giugno la lottizzazione è stata riadottata dal Comune e con essa abbiamo nuovamente impugnato davanti al Tar ancora l’autorizzazione alla realizzazione dei parcheggi in fascia di rispetto stradale ed altre questioni. Vogliamo innanzitutto ricordare come su 18 consiglieri comunali, solo 11 fossero in aula a votare, dei quali 9 con voto favorevole, 1 astenuto ed 1 contrario. Ora il nostro dubbio, esternato nel ricorso, è se tra i consiglieri votanti ve ne fossero altri assoggettati all’obbligo di astensione e comunque quale grado di imparzialità possano avere alcuni consiglieri comunali o assessori che ricoprono o hanno ricoperto di recente cariche in seno agli Enti che hanno a che fare con la lottizzante della Famiglia Cooperativa. Inutile ricordare come già anni fa il Tar ritenne di annullare per motivi d’incompatibilità la votazione della prima lottizzazione cui ebbe a partecipare l’ex sindaco di Transacqua Marino Simoni, che diede vita a tutta l’incresciosa vicenda». E in questo contesto la ditta Brocchetto fa i nomi di Mariangela Zanetel e Giacobbe Zortea.

Infine, facendo riferimento a quanto successo durante la messa di Ferragosto a Fiera, quando il decano disse «oggi vediamo un segno di resurrezione per il Primiero, per chi lavora e per offrire agli ospiti un punto vendita qualificato», la ditta Brocchetto dice che tutti quei dipendenti, che grazie a quell’immenso immobile «si son ritrovati senza un lavoro o quelle aziende che hanno sofferto per il mancato incasso dei lavori eseguiti rischiando anche il fallimento, sicuramente non saranno della stessa idea del nostro Decano».

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