«Consiglio senza dialogo» La minoranza si dimette 

Imer, il gruppo di opposizione lascia con una lettera firmata dai 5 rappresentanti in Comune e dai candidati non eletti che dichiarano di non volerli sostituire


di MariaCristina Bettega


IMER. Colpo di scena nel Comune di Imer dove ieri mattina i cinque consiglieri del gruppo di minoranza hanno rassegnato le proprie irrevocabili dimissioni. La lettera consegnata in Comune è firmata dal capogruppo Pio Decimo Bettega (che in passato aveva ricoperto il ruolo di sindaco), Dino Doff Sotta, Silvano Angelani, Hanna Marianna Wittmann e Anna Tomas. Ad accompagnare le dimissioni della minoranza anche le firme dei membri dello stesso gruppo della lista “Per Imer” che avevano concorso alle elezioni del 2015 e che non si dichiarano disponibili a sostituire i consiglieri uscenti, si tratta di Enrico Bettega, Martino Bettega, Enrico Brandstetter, Sebastiano Brandstetter, Anna Maria Doff Sotta, Matteo Doff Sotta, Fiori Gubert, Maria Stella Loss, Gianni Maddalozzo e Daniel Taufer.

La motivazione principale che ha portato la minoranza a questa drastica decisione è la mancanza di dialogo con la maggioranza che viene accusata di chiusura per non ascoltare idee e proposte provenienti dall’opposizione.

«Lasciamo il consiglio con immenso dispiacere, mai avremo pensato di giungere a questo epilogo ma purtroppo non ci sono alternative - scrivono i consiglieri nella lettera dimissionaria -. Gli sforzi fatti in questi due anni per instaurare un dialogo fattivo con la maggioranza non hanno sortito alcun effetto, come già ribadito nell’ultimo consiglio comunale, siamo sempre stati più sopportati che presi in considerazione». A prova di questo, le problematiche sollevate dai consiglieri di minoranza sempre trattate nel corso delle sedute consiliari esclusivamente nella voce “varie ed eventuali” o le numerose interrogazioni presentate su specifici argomenti rivolte all’amministrazione per riflettere sul proprio operato e sul come affrontare e risolvere le vere problematiche del Comune.

«Non c’è mai stato un cenno di autocritica e di apertura nei nostri confronti da parte della maggioranza - spiegano i consiglieri dimissionari - anzi noi siamo quelli che fanno perdere tempo con sterili e inutili interrogazioni presentate soltanto per creare disturbo. Peccato vedere che nel frattempo i negozi chiudono, gli spazi verdi e i parchi non sono curati a dovere, le strade lasciano a desiderare, le auto parcheggiano alla rinfusa sui marciapiedi e i parcheggi scarseggiano nonostante i progetti pronti ma chiusi nei cassetti. Il tempismo nella realizzazione delle manutenzioni ci lascia perplessi. Le Giare per esempio sono un esplicito invito a proseguire oltre per coloro che arrivano dallo Schener nonostante i graffiti (Street Barch) come tentativo per riqualificare la zona». Dai lavori pubblici al mondo del volontariato. «Persino il raggiunto Guinness dei primati per la realizzazione del canederlo più grande promosso e curato dal gruppo Gari è stato ignorato dagli amministratori - proseguono i consiglieri - come la recente festa del volontariato che lo stesso gruppo aveva organizzato. Eppure nell’ovattato mondo della maggioranza che servili portatori d’opinione concorrono a mantenere asfittico, tutto funziona a meraviglia, tutti sono felici e contenti e come nel film Titanic la musica suona mentre la nave affonda. Difronte a tutto ciò, riteniamo inutile proseguire oltre, continua la minoranza, la sufficienza e la protervia con cui siamo stati trattati in questi anni ci ha fatto capire che è tempo di farci da parte. Con sommo rammarico, concludono i dimissionari, soprattutto per le persone che ci hanno dato fiducia, ma con la speranza che un giorno il paese possa rinascere e recuperare i livelli di un tempo, lasciamo il nostro incarico augurando buon lavoro a chi rimane».













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