Cima Vezzena, canti corali a Biella
Alla trasferta si sono uniti alcuni elementi del Coro Sant’Osvaldo
LEVICO TERME . Se l’economia non è solo numeri ma soprattutto relazioni e fiducia, come si sostiene da più parti, allora l’attività sociale di una associazione come un Coro di montagna va tenuta in grande considerazione da ogni amministratore previdente. Vogliamo parlare del Coro Cima Vezzena, con sede da 35 anni a Barco di Levico, e della sua prima uscita fuori provincia sotto la direzione del Maestro Salvatore La Rosa, e del vice maestro Roberto Sbetti, dopo l’avvicendamento col maestro Mauro Martinelli che lo aveva accompagnato per quasi 32 anni, e la breve, ma intensa, supplenza del maestro Riccardo Baldi. Movimenti al vertice causati da gravi lutti che ancora segnano il Cima Vezzena, e non solo l’indimenticabile Alberto Martinelli, fratello di Mauro. Dopo quasi due anni di travaglio, il sodalizio canoro, rinforzato di alcuni elementi del Coro Sant’Osvaldo di Roncegno, diretto dallo stesso La Rosa, ha ritrovato la forza e la bravura di esibirsi, nella chiesa parrocchiale di Campiglia Cervo, in provincia di Biella.
Ospiti del Coro Burcina che ha ricambiato una precedente visita in quel di Levico Terme, dopo il concerto davanti a un folto pubblico di turisti, pernottando in un hotel di Biella, il giorno seguente ha visitato il santuario di Oropa, dedicato alla Madonna Nera, situato una dozzina di chilometri a nord di Biella, a 1.160 metri di altitudine, in un anfiteatro naturale di montagne che circondano la sottostante città, dove il Coro ha preso parte alla celebrazione della messa festiva, animandola con i canti del suo repertorio, facendosi ascoltare dai radioascoltatori di tutta la provincia di Biella nel consueto collegamento con la celebrazione eucaristica.
Una uscita che ha contribuito a cementare l’amicizia col Coro Sant’Osvaldo al quale il presidente del Cima Vezzena ha donato, in occasione dei festeggiamenti per il 50° di fondazione celebrato nella 46ª rassegna del Coro Sant’Osvaldo nel salone del Palace Hotel di Roncegno, una pergamena con una frase significativa del percorso che ha visto i due Cori sintonizzarsi in un reciproco scambio: «I Cori hanno nomi diversi, ma lo stesso cognome: “Amicizia”».