Cassa Rurale, sei mesi con il segno “più” 

Dati positivi per la semestrale della Valsugana e Tesino: calano i costi, l’utile sale a 2 milioni e i nuovi clienti sono oltre mille


di Marika Caumo


BORGO. Crescono clienti e prestiti, calano i costi e l'utile sale a due milioni: soddisfazione e ottimismo nella Cassa Rurale Valsugana e Tesino per il bilancio del primo semestre, che porta il segno "+".

Molti sono i dati che le Casse Rurali Trentine stanno rendendo noti in questi giorni riguardo ai bilanci che coprono il periodo gennaio - giugno 2018. Alla Valsugana e Tesino dalle parole del direttore e del presidente traspare una palese soddisfazione.

«Innanzitutto siamo contenti della positività di tutti i dati della gestione, fra i quali gli oltre 1.000 nuovi clienti che hanno scelto la nostra rurale come partner per i propri affari finanziari, assicurativi e previdenziali e che hanno contribuito alla crescita dei risparmi depositati presso la Cassa per quasi 20 milioni», spiega il direttore generale Paolo Gonzo. Che rimarca inoltre due dati particolarmente positivi e importanti. «Il primo è la crescita di oltre 26 milioni dei prestiti vivi e sani che si attestano a 467 milioni, e il contemporaneo forte calo di 27 milioni di quelli cosiddetti “malati”; non è un risultato scontato, ed è molto rilevante perché la banca prima di tutto deve dare credito all’economia locale. Il secondo è il contenimento dei costi e il miglioramento dei ricavi che portano ad un utile semestrale di quasi 2 milioni in decisa crescita rispetto allo stesso periodo del 2017». Utile che va a rinforzare ulteriormente la banca, permettendole di mantenere l’indice Cet1 sopra il 15% nonostante le turbolenze dei mercati. «Il nostro obiettivo per il futuro è quello di capitalizzare il semaforo verde di cui la nostra banca gode grazie ai dati patrimoniali ed economici positivi, ed utilizzare l’autonomia operativa che ne deriva per continuare a svolgere il compito di banca delle comunità locali, l’unica rimasta ormai», conclude Gonzo.

Il presidente Arnaldo Dandrea ragiona sul futuro della Cassa:«Stiamo godendo dei risultati positivi della fusione che abbiamo realizzato, e ci accingiamo a partire come membri del nuovo Gruppo Bancario Cassa Centrale. E’ una nuova avventura quest’ultima che andiamo ad affrontare con fiducia ed ottimismo, più solidi ed efficienti». E in tal senso precisa: «Ho visto in questi giorni molte opinioni riguardanti la configurazione futura delle Casse Rurali Trentine, che parlano dell’opportunità o meno di ulteriori fusioni. Credo sia un tema su cui discutere, ma credo anche che debba essere ragionato tenendo conto della necessità del mantenimento del legame col territorio e soprattutto dopo aver dato tempo al nuovo Gruppo di avviare la sua operatività e quindi alle Casse di valutarne gli impatti ed i cambiamenti che ne nasceranno».













Scuola & Ricerca

In primo piano