«Bravi gli operai a evitare ogni problema a Borgo» 

Il direttore Giorgio Romanelli: «Il 21 aprile l’emergenza era stata affrontata in modo esemplare e in massima sicurezza». Domani il confronto con i sindacati


di Marika Caumo


BORGO. Si terrà domani in mattinata l’incontro tra i vertici dell’Acciaieria di Borgo e le rappresentanza sindacali di Fim-Cisl e Fiom-Cgil. A confermarlo è il direttore dello stabilimento di Borgo (che ricopre lo stesso ruolo anche in quello di Padova) Giorgio Romanelli.

L’incontro era stato chiesto all’indomani dell’incidente, fortunatamente senza conseguenza alcuna, che si era verificato a Borgo lo scorso 21 aprile. Prima ancora quindi dell’incidente, per certi versi molto simile, occorso all’interno dello stabilimento delle Acciaierie Venete nel padovano che aveva provocato ustioni gravissime per 4 lavoratori e in solidarietà dei quali ieri la fabbrica di Borgo, come tutti quelli dello stesso gruppo industriale del quale fa parte anche il compendio valsuganotto, hanno scioperato.

«Qui a Borgo - spiega Antonello Mariano, componente della Rsu dell’Acciaieria di Borgo- l’adesione è stata superiore all’ottanta per cento. Hanno lavorato solo in amministrazione e alcuni manutentori, mentre la produzione è rimasta ferma». «Non ero a Borgo, ma posso confermare che la produzione è rimasta ferma», sottolinea il direttore Romanelli.

«In 22 anni che sono qui non era mai successo una rottura sulla struttura del carroponte della gru. Per questo abbiamo chiesto un incontro con l'azienda, per vedere cosa è successo, avere spiegazioni e porre rimedio mettendo in campo ulteriori controlli, perché non succedano più queste cose. Finora l'azienda ha sempre ascoltato le nostre richieste, non si è mai tirata indietro», ricorda Antonello Mariano.

«In quella occasione - spiega al Trentino il direttore dello stabilimento - l’emergenza era stata affrontata in modo esemplare da parte da tutte le maestranze presenti nello stabilimento. Maestranze e tecnici che erano riusciti a risolvere tutto sempre nella massima sicurezza. I sindacati si hanno chiesto un faccia a faccia per verificare se all’interno della fabbrica sono state espletate le necessarie procedure per la sicurezza e se sono state effettuate le manutenzioni».

Ma quale sarà la risposta che le Acciaierie Venete, che ricordiamo gestiscono in “leasing” lo stabilimento valsuganotto, forniranno domani ai sindacati?

«Che sì, quanto è necessario fare per la sicurezza lo facciamo. Sempre. Non ci sono problemi. Anche se la fabbrica non è nostra ma solo in leasing, e dunque non sappiamo se poi vinceremo l’asta per l’acquisto definitivo, operiamo come in tutti gli altri nostri stabilimenti di proprietà. La sicurezza per il nostro gruppo è al primo posto. Per questo anche qui investiamo. E non solo per chi ci lavora». Una affermazione, questa del direttore Romanelli, che sicuramente stuzzica la curiosità di chi ha nel mirino l’acciaieria per le emissioni.

«Acquisteremo una nuova cappa per la captazione delle emissioni della colata che prima non c’era - spiega il direttore-. Verrà costruita durante la nostra gestione della fabbrica, nella quale, voglio ricordare, prima di noi non erano stati fatti investimenti. Ma non ci fermeremo a questo. Vogliamo migliorare lo stabilimento anche dal punto di vista tecnologico complessivo».













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