Borgo, parte la corsa per il Municipio
Il reggente Galvan si ricandida con le Civiche, centrosinistra con Campestrin, Patt solo e senza simboli e Lega stile Provincia
BORGO. Maggio si avvicina. Tra cinque mesi Borgo torna al voto per eleggere il nuovo sindaco e la nuova amministrazione comunale. Unica certezza è il candidato da sfidare, l'attuale sindaco reggente Enrico Galvan che dallo scorso settembre, in occasione delle dimissioni di Fabio Dalledonne (candidato alle provinciali di ottobre con Civica Trentina), ha il compito di traghettare il Comune. Da tempo ha ufficializzato la propria candidatura, con la volontà di continuare ad amministrare Borgo per i prossimi anni, sostenuto dai due gruppi di maggioranza Borgo Olle Bene Comune e Borgo Domani. Una coalizione di centrodestra che, dopo l'uscita non senza strascichi polemici dell'ex assessore Rinaldo Stroppa, si è impegnata a far quadrato attorno al proprio candidato Galvan. Smentite le voci che danno Borgo Domani "in forse" nell'appoggio a Galvan, si sta invece lavorando ad una terza lista di giovani guidata dall'attuale presidente del consiglio Giacomo Nicoletti. «Il nostro è un progetto civico, formato da liste civiche senza legami con partiti provinciali o nazionali. Molte persone si stanno avvicinando dando la propria disponibilità. Da inizio febbraio a fine marzo faremo dei tavoli di lavoro per stilare il programma e poi partiremo con la campagna elettorale», chiarisce Galvan. Fabio Dalledonne sarà della partita? «Sicuramente darà l'appoggio, se da esterno o meno questo lo deciderà lui», precisa.
Questo per il centrodestra "civico". Per quanto riguarda invece le altre forze in campo, tra i papabili sfidanti di Galvan da tempo si fa il nome di Samuele Campestrin, capogruppo Upt in consiglio comunale. Ma anche quello della presidente del partito, Annalisa Caumo. «Al di là dei nomi sui quali non stiamo ancora ragionando, da giugno abbiamo cominciato a trovarci con persone che fanno riferimento al partito e gente che ci sostiene. Stiamo coinvolgendo persone nuove che, al di la di un impegno diretto o meno, ci danno una mano per creare un alternativa nuova e fresca, con idee e stimoli», spiega Campestrin, che annuncia: «Punteremo su una formula più civica: Upt o Unione per Borgo può essere innovata ed evoluta verso qualcosa di più civico».
Anche il Patt sarà della partita ma, come conferma Armando Orsingher, consigliere autonomista ed ex assessore, «al 99% non ci saranno simboli di partito, stiamo lavorando ad una civica con una forte connotazione popolare autonomista». Se correranno da soli con un proprio candidato oppure si schiereranno a sostegno di qualcuno non è stato ancora deciso. «Non escludiamo nulla, faremo le nostre valutazioni. Lo stesso per i nomi. Di certo se decidiamo di allearci, dovrà essere qualcuno vicino a noi- prosegue Orsingher -. Se io ci sarò? Si, diverse persone mi hanno dato fiducia e ne sono contento. C'è un gruppo di lavoro composto da 5-6 persone, ci sono dei giovani e persone che hanno dato la loro disponibilità. Il programma? Sarà semplice, stringato e concreto».
Più ermetico Rinaldo Stroppa: l'ex assessore, candidato alle provinciali con Agire per il Trentino, dopo essere stato "buttato fuori" dalla giunta («Ma non dal gruppo di maggioranza, del quale ufficialmente faccio ancora parte», ricorda) potrebbe decidere di scendere in campo contro Galvan, magari in una lista di Agire (ricordiamo che il leader del partito, Claudio Cia, è originario di Borgo e nell'ultimo anno, rotto ogni rapporto con l'ex sindaco Dalledonne, non ha mancato di scagliarsi contro l'attuale maggioranza) in appoggio alla Lega. «Non ci ho ancora pensato, al momento sto osservando. Se ci sono le condizioni posso dare il mio contributo. Mi troverò con Claudio (Cia, ndr) a breve e ne parleremo», spiega.
Chi dà per certa una lista di Agire (in cui troverebbe posto anche Loretta Capri, che ha avuto un buon riscontro alle provinciali) o comunque composta dagli attuali alleati al governo provinciale è Roberto Paccher. Il segretario del Carroccio in valle e presidente del consiglio regionale conferma che (come nel 2009 e 2015) la Lega sarà presente alle comunali di Borgo. «Lavoriamo per l'unitarietà della coalizione di centrodestra autonomista che già governa la Provincia», precisa. Anche Galvan è del centrodestra, facciamo notare. «Non sappiamo dov'è e comunque bisognerebbe chiedere a lui se vorrebbe la Lega, quattro anni fa non ha voluto l'apparentamento - spiega, e aggiunge -. Due paletti sono già chiari: la Lega si presenta col simbolo e si confronterà con i partiti attualmente al governo per individuare insieme candidato e programma». Nome che potrebbe essere espressione della Lega, ma anche provenire da Agire o dagli Autonomisti Popolari di Kaswalder. «Con loro sono stati individuati alcuni profili espressione della coalizione, ci sono dei bei nomi che hanno tutte le carte in regola per presentarsi, persone che in passato avrebbero avuto più difficoltà a collocarsi nella nostra area politica- annuncia Paccher -. Il consenso della Lega è cambiato e non avremmo problemi a fare la lista: in molti da Borgo, persone di spessore della società civile, ci hanno dato disponibilità».