Banda Folk di Castello in diretta mondiale sulla tv cinese
TESINO. Era arrivato in marzo l’invito a partecipare al prestigioso Shanghai Tourism Festival come unico gruppo italiano degli ultimi anni; così dopo mesi di preparazione la Banda Folk di Castello...
TESINO. Era arrivato in marzo l’invito a partecipare al prestigioso Shanghai Tourism Festival come unico gruppo italiano degli ultimi anni; così dopo mesi di preparazione la Banda Folk di Castello Tesino è finalmente volata alla volta della megalopoli cinese.
Dal 13 al 20 settembre i colori e le musiche della banda, hanno invaso le strade di Shanghai insieme ad altre 50 delegazioni provenienti da tutto il mondo. La sera dell’inaugurazione della manifestazione hanno sfilato lungo la via principale esibendosi in 4 spettacoli su altrettanti palcoscenici lungo il percorso, tra un pubblico di centinaia di migliaia di persone e la diretta mondiale sulla Tv nazionale cinese.
Nel corso delle giornate successive la banda si è esibita nei principali luoghi di interesse della città come l’Oriental Pearl Tv Tower o nella Nanjing Road, tra l’esultanza e il calore di una folla inimmaginabile. «Era incredibile vedere come tanta gente fosse lì proprio per noi, un pubblico così vasto lo può offrire solo un paese come la Cina», hanno commentato i partecipanti con ancora negli occhi la luce dell’entusiasmo data da questo viaggio così importante.
«Siamo saliti su grattacieli altissimi, abbiamo assaggiato cibi dai sapori particolari e camminato tra il vociare dei commercianti di strada, ma soprattutto abbiamo portato la nostra musica e i nostri costumi tipici alla ribalta del mondo intero, in una metropoli che vive già il futuro come Shanghai». L’emozione è ancora così grande che trapela ancora dai loro visi anche a distanza di qualche giorno dal rientro in Tesino. «Più che una semplice associazione, siamo una grande famiglia e vogliamo ringraziare tutti, ma proprio tutti quelli che hanno contribuito in qualche modo alla riuscita di questa trasferta storica; è come se avessimo portato un po’ di ognuno di loro con noi in Cina», concludono entusiasti. (fa.f.)