Area mineraria, tempo di collaudi
Primiero, si avvia alla conclusione il recupero di Villa Caneva e Galleria Friole
PRIMIERO. Sono ancora in fase di esecuzione i lavori di “Recupero dell’area mineraria di Transacqua - Galleria Friole” che, unitamente ai lavori di “Ristrutturazione di Villa Caneva", fanno parte del progetto “Parco archeo - minerario di Primiero”, “colossale” opera avviata nel 2010 dall’ex Comune di Transacqua. Visto che le lavorazioni oggetto di appalto prevedono anche la realizzazione di opere in cemento armato, si rende necessario individuare un “collaudatore statico” abilitato. Ecco quindi che il Comune di Primiero San Martino di Castrozza ha deliberato di incaricare l’ingegnere Arturo Gobber con studio tecnico a Imer, del collaudo statico delle opere, per un corrispettivo di 500 euro, oneri esclusi.
Come si diceva, è dal 2010 che in Primiero si sente parlare della Galleria Friole di Transacqua, una delle antiche miniere che un tempo erano alla base dell’economia locale; la galleria e la vicina Villa Caneva avrebbero dovuto diventare museo e luogo di studio, in altre parole, “Parco archeo - minerario di Primiero”, come vennero denominati i lavori nella prima delibera del ex Comune di Transacqua. La delibera approvava la progettazione esecutiva del primo lotto che evidenziava un importo complessivo di ben 2 milioni di euro. Dal 2010 quindi si è lavorato al recupero della zona mineraria e in particolare i lavori prevedevano il recupero e la ristrutturazione ad uso ricettivo del vecchio fabbricato denominato Villa Caneva, per un importo complessivo di 576.083 euro e il recupero della Galleria Friole, per un importo complessivo di 623.916 euro.
Per Villa Caneva sono state redatte in corso d'opera due varianti per alcune migliorie e per interventi disposti dalla Soprintendenza per i beni architettonici di Trento. L'opera è stata conclusa con una spesa complessiva di 559.687 euro.
Più complicate le vicende relative alla Galleria Friole in quanto sono state disposte più varianti e quindi bisognose delle relative approvazioni degli uffici provinciali. Infatti, gli interventi previsti nella seconda variante riguardano principalmente delle «modifiche progettuali ritenute necessarie – si legge nella relazione – a seguito delle ulteriori indagini geologiche, realizzabili soltanto in fase di scavo, ed alle conseguenti valutazioni per rendere funzionale l’opera in relazione anche alle mutate potenzialità strategiche dell'intervento».
I lavori hanno comportato una spesa complessiva dell’opera pari ad 1.183.552 euro, di cui 623.865 euro per la perizia di variante di recupero della miniera Friole e 559.687 euro, pari all’importo complessivo finale dei lavori di recupero e ristrutturazione della Villa Caneva. (r.b.)