Anche il cielo ha pianto per Aldo
Lacrime, commozione e pioggia a Transacqua per l’addio a Giovanelli. Il papà: «Eri solare e tenero»
PRIMIERO SAN MARTINO. Primiero stretto nel lutto in questi giorni per la prematura scomparsa di Aldo Giovanelli, il giovane che ha perso la vita lunedì mattina durante un’escursione di sci alpinismo scivolando in un canalone su Cima Colbricon nella catena del Lagorai.
C’è stato un andirivieni continuo nella camera ardente della cappella mortuaria di Pieve dove amici e conoscenti si sono recati i giorni scorsi per dare un ultimo saluto a quel ragazzo dai capelli lunghi dal color del grano, sempre sorridente pronto a scherzare e chiacchierare con tutti.
I funerali si sono svolti ieri pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Transacqua, gremita di persone provenienti da tutti i paesi della valle del Primiero e del Vanoi. Tanta la gente rimasta sul sagrato della chiesa sotto una pioggia battente, che si è stretta ai familiari di Aldo e alla moglie Silvia con la piccola Anna. Tutt’attorno un mesto silenzio, tantissima commozione, i volti rigati dalle lacrime dei molti amici, alcuni di essi tornati apposta dall’estero, dove lavorano, per salutare ancora una volta Aldo.
«Vorrei sapere a cosa è servito vivere, amare e soffrire, spendere tutti i tuoi giorni passati se presto hai dovuto partire». E’ con queste parole tratte da “Canzone per un’amica” di Francesco Guccini che don Nicola Belli ha introdotto l’omelia. «In questo momento le parole non hanno senso, dove stavi guardando Dio lunedì mattina? Non ci basta affermare che la vita è un mistero, è troppo poco e inutile, non può essere che una persona ci rimetta la vita per praticare una passione sportiva. Mi sono sentito uno sconfitto quando sono dovuto andare dai genitori a dar loro la notizia, mi sono sentito incapace di reagire quando ho lasciato la casa di Silvia e Anna per non essere stato capace di dire una parola di speranza». «In questi giorni - ha proseguito il sacerdote - lo sguardo di Silvia è diventato la via maestra per vivere il nostro addio ad Aldo».
Il momento dell’omelia si è concluso con un pensiero dedicato alla moglie («Sul volto di vostra figlia c’è il sorriso di Aldo, guardalo e troverai sempre la forza di fare la cosa giusta»), alla figlioletta Anna, ai genitori, al fratello e all’amico Stefano con cui Aldo ha compiuto la sua ultima escursione: «Difronte alla fatalità della vita - ha detto don Nicola -, non possiamo nulla, non sentirti in colpa per non essere arrivato in tempo a salvare Aldo, portati via la certezza che ancora una volta sei stato un tassello importante per la sua gioia quotidiana e che l’ultimo suo sorriso è stato per te». Struggente e commovente il saluto di addio ad Aldo fatto dal papà Giuseppe e dalla mamma Dina. «Aldo era un ragazzo solare, esuberante, pieno di vita ma estremamente tenero, la partecipazione delle persone in questi giorni ci aiuta a lenire un po’ il grande dolore che stiamo vivendo».
«Grazie Aldo per l’amore che ci hai dato - ha continuato il padre visibilmente provato dal dolore - eri un duro ma dal cuore tenero e dolce soprattutto con la mamma, ogni giorno se potevi venivi a trovarci ed avevi sempre una battuta, una parola e una carezza per lei, alle volte arrivavi con un fiore, un cioccolatino e lei impazziva di gioia per questo, ora sta impazzendo di dolore. Adesso dovremo cercare di dare un senso alle nostre giornate e questo senso saranno Silvia ed Anna per donare loro un futuro di speranza. Ti prometto che non le lasceremo sole».