primiero - il funerale oggi alle 14.30 a san martino 

Addio all’«Aquila» Edo Zagonel 

Alpinista e storico della Grande Guerra per passione. Aveva 88 anni


di Nicola Corona


PRIMIERO SAN MARTINO. Guida alpina, soccorritore, maestro di sci. A San Martino di Castrozza e nella vicina valle del Primiero Edoardo Zagonel è ricordato per essere stato un grande professionista della montagna. Nato nel 1930 all’ombra delle Pale di San Martino, Edoardo, per tutti “Edo”, era una persona molto conosciuta in paese e un vero e proprio punto di riferimento per l’intera comunità. Se ne è andato sabato sera, all’età di 88 anni, seguendo a breve distanza di tempo la moglie Bruna Secco, che lo aveva lasciato qualche mese fa.

Cresciuto in casa del nonno Bortolo, storica guida alpina locale, decise fin da giovane di seguirne le orme entrando a far parte delle leggendarie “Aquile” di San Martino e Primiero, con le quali nel 1976 prese parte insieme agli amici Renzo Debertolis, Camillo e Giampaolo Depaoli, Luciano Gadenz, Gian Pietro Scalet, Silvio Simoni e Giampaolo Zortea alla mitica spedizione (senza bombole di ossigeno) sul Dhaulagiri I, in Himalaya, primo Ottomila conquistato da una spedizione trentina. Oltre al lavoro da guida alpina, il grande amore per la montagna lo ha portato a diventare anche un esperto maestro di sci e un validissimo soccorritore alpino. È proprio in questo campo che Edoardo ha esercitato la sua più importante attività lavorativa, conducendo per molti anni la stazione del soccorso alpino di San Martino. In questa veste, nel corso di 25 anni di servizio ha partecipato a un numero altissimo di interventi, ottenendo anche vari riconoscimenti internazionali per il suo grande impegno e per l’estrema perizia dimostrata nello svolgere un impiego tanto delicato. Uomo dal carattere schivo, poco incline al clamore e alle interviste, Edo ha saputo farsi apprezzare per il bel modo di porsi, soprattutto ai tanti turisti che accompagnava nelle escursioni in quota e sulle piste da sci.

La gente di San Martino ne ricorda la grande passione per la montagna, ma anche per storia del territorio, che lo aveva portato nel corso degli anni a raccogliere ed archiviare una vasta serie di materiali bellici legati alla Grande Guerra, recuperati sulle cime che fecero da scenario a quel terribile evento storico. Un lavoro talmente vasto e esaustivo che aveva permesso ad Edoardo di allestire presso la sua dimora un locale-museo aperto ai visitatori con cimeli e residuati bellici di grande interesse. La sua passione per la storia non si è fermata solo all’archiviazione di materiale, ma lo ha coinvolto anche in ricerche di carattere bibliografico. È autore con Fiorenzo Simion del prezioso libro “Storia e ricordi della Prima Guerra Mondiale in Primiero”, (ed. Beato Bernardino Feltre), e viene citato in altre pubblicazioni tra cui “Aquile in guerra” della Società Storica per la Guerra Bianca.

L’ultimo saluto, alla presenza dei familiari e dei tanti amici si terrà oggi pomeriggio alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di San Martino.













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