Acler lascia, Sartori lo ringrazia
Via pure dal consiglio: lunedì surroga con Giorgia Grisenti, in dubbio
LEVICO TERME. L’assessore Werner Acler si dimette e il sindaco Michele Sartori, nell’esprimere amarezza, apre comunque a una visione di futuro per questo ultimo scorcio di consiliatura. Eletto nel 2014 conquistando la seconda cifra elettorale individuale più alta, 224 voti tra i 434 di Tommaso Acler e i 194 di Roberto Vettorazzi (Corain), quest’ultimo dimessosi già dalla prima seduta di Consiglio, Acler aveva la delega su turismo, politiche giovanili e piano giovani di zona, sport, istruzione, edilizia scolastica, protezione civile, volontariato ed associazioni. «Innanzitutto lo ringrazio di quanto ha fatto - afferma Sartori - per il suo impegno competente nel realizzare molti progetti a favore della comunità, oltre che per la sua coerenza e il suo stile relazionale, mai sopra le righe, ma non comprendo le motivazioni che mi ha espresso al riguardo delle sue dimissioni. O meglio, penso che non siano state quelle a determinare la sua scelta. Rispettabile rimane il fatto che si sia dimesso da assessore e insieme da consigliere, a differenza di altri che hanno invece scelto di rimanere pur non condividendo più nulla con quella parte politica con cui sono stati eletti».
Le motivazioni di Acler, in una lettera protocollata mercoledì scorso, sarebbero legate a un grosso lavoro per il quale non avrebbe trovato piena collaborazione da parte degli uffici comunali, fino a parlare di “pali tra le ruote”. «Ma questo - dice ancora il sindaco - fa parte del lavoro di un assessore; sono i problemi che chi è chiamato ad amministrare incontra normalmente». Esattamente a metà del suo mandato, Acler descriveva il suo impegno politico come «particolarmente attivo e attento all’ascolto delle esigenze, aspettative, sogni, proposte e critiche voltemi dalla gente con cui parlo, cercando il più possibile di fornire una risposta realistica, realizzabile e concreta, anche se consapevole che a un riscontro negativo non corrisponde sempre un indice di gradimento in crescita». Ora non rilascia dichiarazioni: «Mi riservo il diritto di replica», si limita a dire. «Ma non ce ne sarà bisogno - continua Sartori - con lui non c’è alcun motivo di risentimento. Cc’è un clima generale che si respira in tutte le amministrazioni, di stanchezza e sfiducia. Bastava tener duro altri sei mesi e avrebbe praticamente concluso il mandato. Era l’unico assessore rimasto della giunta precedente».
Oltre al problema di individuare chi si assumerà le deleghe di Acler, temporaneamente rimesse nelle mani del sindaco, la prospettiva futura vede, già lunedì prossimo in consiglio, l’atto di surroga che dovrebbe coinvolgere il primo dei non eletti di parte Upt, Giorgia Grisenti, esercente in una delle quattro edicole cittadine e convinta sostenitrice di una cittadinanza attiva, a giudicare dallo sfondo della sua pagina Facebook che riporta la promozione turistica “C’è sempre un buon motivo per tornare a Levico Terme”. «Mi è appena arrivata la mail di surroga ci sto pensando - spiega - dovrò valutare soprattutto come conciliare il lavoro in edicola con l’impegno di consigliere comunale fino a maggio 2020».