Musicisti praghesi in concerto
Mori. Domani alle 9, al termine della messa, nella chiesa di Valle San Felice si terrà un concerto con la partecipazione del coro interparrocchiale della Valle di Gresta e di un gruppo di musicisti...
Mori. Domani alle 9, al termine della messa, nella chiesa di Valle San Felice si terrà un concerto con la partecipazione del coro interparrocchiale della Valle di Gresta e di un gruppo di musicisti della Repubblica Ceca. Per l’occasione, sarà donata alla chiesa della valle una vetrata artistica copia di una delle otto vetrate della chiesa ceca di Svarov, località che ospitò i profughi grestani durante la Grande Guerra. Si esibiranno gli studenti del ginnasio e della scuola musicale di Praga: Pavol Praženica (pianoforte), Ema Kupková (oboe), Jan Bostl (clarinetto), Jáchym Linka (fagotto) e Ludmila Rišková (corno). In scaletta brani di Smetana, Donizetti, Albinoni, Cimarosa e Beethoven. Il legame che unisce la comunità grestana con alcune popolazioni della Repubblica Ceca ha origini lontane, che affondano nella Grande Guerra, quando circa centomila civili trentini vennero costretti ad abbandonare i propri paesi. Tra questi anche gli abitanti della Val di Gresta che, il 22 maggio 1915, dovettero lasciare le proprie contrade. Donne, bambini e anziani (la popolazione maschile era già partita, nelle file dell'esercito austroungarico) furono caricati in treno ed evacuati nelle terre del Regno di Boemia, corrispondenti all'attuale Repubblica Ceca. I grestani vennero ospitati o alloggiati perlopiù in paesini rurali nelle case dei locali, con i quali, con pur con mille difficoltà, si istaurarono in molti casi legami quasi fraterni che continuarono anche dopo il rientro in Trentino, ormai italiano, nel 1919. Dagli anni ’60 viaggi e incontri hanno rinsaldato i rapporti tra le due comunità. M.CASS.