Mori, la Cooperativa si affida ad una trentenne per il rilancio
Giulia Tasini è stata eletta presidente: succede a Gianmario Baldi, arrivato alla scadenza del mandato Intanto si colgono i primi segnali di rinascita con l’ingresso di 34 nuovi soci che oggi sono 978
MORI. Cambio al vertice della Famiglia Cooperativa di Mori: Gianmario Baldi, come preannunciato, ha lasciato a fine mandato e al suo posto è stata eletta presidente la trentenne Giulia Tasini. L’assemblea ha confermato vicepresidente Marcello Benedetti e ha eletto quattro nuovi consiglieri (Giorgio Caproni, Luisa Chizzola, Andrea Corvino e Manuela Piazza) che si affiancano nel cda a Tasini, Benedetti, Antonella Perzolli, Martina Farinati e Guido Benedetti. Un’assemblea partecipata, un centinaio i soci presenti, apertasi con il saluto del sindaco e socio Stefano Barozzi, contento per il rinnovato slancio dei due negozi di via Marconi e di Tierno. Il presidente uscente Baldi ha fatto il punto sul proprio mandato, un periodo difficile ma che ha anche segnato una svolta, uno scatto d’orgoglio della comunità moriana con il formarsi di un cda coeso e motivato che, grazie al nuovo patto di collaborazione con il Sait (che a luglio è subentrato alla Famiglia Cooperativa Monte Baldo nell’affitto del ramo d’azienda), sta lavorando a un salto di qualità nei servizi. Ne sono una prima conferma i dati molto positivi delle vendite del secondo semestre del 2017: nel nuovo modello gestionale il cda fa da supporto e si fa carico dei rapporti sociali-relazionali con la comunità moriana, mentre Sait si concentra sul ruolo commerciale. I soci sono 978, con 34 nuovi dall’1 ottobre 2016 a oggi.
Il bilancio, esposto da Benedetti e approvato all’unanimità (94 votanti), necessita comunque di un risanamento. «Gli unici creditori – ha spiegato il vicepresidente – sono il Sait in misura prevalente e la Cassa Rurale Alto Garda, che hanno garanzie reali sul patrimonio immobiliare e una prenotazione di ipoteca su via Marconi per 67 mila euro a favore dell’ex direttore per una causa civile ora pendente in Cassazione. A fronte di tale situazione il cda ha stipulato un patto con il Sait per garantire il futuro autonomo della cooperativa, con un progetto di risanamento del bilancio che prevede una rimodulazione del canone di affitto dell’azienda, la rinegoziazione degli interessi sui crediti commerciali e sui finanziamenti del Sait, la rinegoziazione del mutuo con la Rurale e la messa in sicurezza del patrimonio netto con capitale sociale. Inoltre si punta sulla vendita dei garage di via Marconi e dei laboratori di Tierno». Riguardo al conto economico, si è verificato un significativo calo dei ricavi (-22 mila euro, il 37%), unito a un aumento altrettanto significativo dei costi per servizi e legali (+5.429 euro, +46%) e degli oneri finanziari (+10.248 euro, +35%). Incidono fortemente gli ammortamenti per circa 30 mila euro. Positiva invece la riduzione degli oneri fiscali (-12.798 euro, -48%), grazie alla definizione col Comune della partita Imu e Tari: complessivamente la perdita che ne risulta è di 64.510 euro, coperta con riserve, portando il patrimonio netto a 42.134 euro (sceso dal 6,5% al 2,6%).
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