Madama Butterfly, un successo inatteso
ROVERETO. Che Rovereto apprezzi l’Opera lo riconferma la settimana evento di Progetto Opera, impegno di Associazione Euritmus, che ha portato in scena la “Madama Butterfly”, tragedia giapponese in...
ROVERETO. Che Rovereto apprezzi l’Opera lo riconferma la settimana evento di Progetto Opera, impegno di Associazione Euritmus, che ha portato in scena la “Madama Butterfly”, tragedia giapponese in tre atti di Giacomo Puccini, andata in doppia replica al teatro Zandonai e anticipata da una serie di incontri, approfondimenti, avvicinamenti e concerti dedicati ai ragazzi degli Istituti scolatici così come al pubblico di appassionati e cultori della musica. Una scelta che paga, vista l’affluenza alla serata di debutto che ha regalato un teatro Zandonai gremito, con un pubblico attento, coinvolto e generoso di applausi e in buona percentuale giovane. Una produzione, agile, giovane e fresca, quella della regia di Luigi Orfeo, che si conferma capace di coinvolgere il pubblico e non solo trasformando Teatro Zandonai in un cielo stellato sulle note di “Viene la sera” grazie alla complicità del pubblico dei palchetti a cui è stata affidata una lucetta da accendere durante l’ardente brano d’amore fra la giovanissima sposa Madama Butterfly e l’armiere americano il capitano Pinkerton. Un coinvolgimento fatto di scenografie azzeccate, e pur maestose al contempo sobrie e funzionali, agilità nella comprensione di intreccio e drammaturgia anche per neofiti, sapiente equilibrio fra musica, canto e la virtuosa intuizione di avvalersi del corpo di ballo di Compagnia Artedanza di Rovereto diretta e preparata da Fabrizio Bernardini. Una felice intuizione, con le sei danzatrici in scena a creare una continua cerniera alla narrazione ma anche un supporto dinamico e visivo alla comprensione della trama. Immancabile ossatura dell’Opera le voci dei cantanti che grazie all’attività del trio Broz in ambito di concerti di musica classica, proprio per quel rapporto di stima e di professionalità, ha permesso che sul palco di Rovereto ci fosse nei panni di Madama Butterfly la promettente cantante Maria Simona Cianchi. Oppure si è potuto apprezzare il tenore Francesco Medda riconosciuto a livello nazionale per “spessore, potenza e volume della voce, ma anche equilibrio dei registri, freschezza e solidità del suono dinnanzi a qualsiasi periglio”. Un cast importante e citeremo solo ancora Daniel Ihn-Kyu Lee, artista mondiale recensito dal New York Times e altre testate mondiali. In perfetto equilibrio con “mostri sacri” il Coro lirico del laboratorio musicale di Ravina, impegnato non solo nei cori e nella scenografia ma che ha offerto un momento di grande emozione con l’esecuzione del “Coro a bocca chiusa” momento clou del Secondo Atto. Ma non è Puccini se non è grande musica e qui in campo dalla buca dell’orchestra del Zandonai tutta la professionalità e passione di Orchestra delle Alpi e Young Musicians European Orchestra magicamente diretti con gusto dal direttore Lorenzo Tezzieri.