L’Aeronautica italiana nella seconda guerra
Folgaria. Davide Allegri, docente universitario e ricercatore della Fondazione del Museo Storico del Trentino, concluderà il ciclo di conversazioni inerenti aspetti e fatti d’arme inerenti il Regio...
Folgaria. Davide Allegri, docente universitario e ricercatore della Fondazione del Museo Storico del Trentino, concluderà il ciclo di conversazioni inerenti aspetti e fatti d’arme inerenti il Regio Esercito durante l’ultima conflagrazione mondiale. L’incontro è fissato per oggi alle 17 a Maso Spilzi. Il programma estivo proposto assieme al Parco Museo Malga Zonta – Base Tuono e con il patrocinio dell’amministrazione comunale ha visto una partecipazione di pubblico decisamente interessante anche quando le conferenze si sono spostate nel decentramento come Carbonare e Serrada. Le vicende della Regia Aeronautica durante la seconda guerra mondiale si conclusero con una sostanziale sconfitta e Davide Allegri proverà ad enucleare i perché di una tale conclusione. Motivi, secondo il ricercatore, da ricondurre a molteplici fattori. Innanzitutto una impreparazione generale delle forze armate al momento della dichiarazione di guerra, accanto ad una carenza che toccava l'Aeronautica, nonostante gli allori colti durante gli anni trenta. Fra i punti di debolezza emerge l'incapacità industriale di far fronte alle esigenze belliche. Scarso pure il parco velivoli, del quale solo metà mostrava la necessaria sufficienza ad affrontare la guerra. La formazione dei piloti era calibrata ancora sul primo conflitto mondiale. In quelle condizioni i velivoli italiani erano nella palese incapacità di competere con la Royal Air Force... F.M.