NOGAREDO. Ieri Nogaredo ha salutato per l'ultima volta Michele Franchini, autonomista da sempre. Ai funerali era presente una nutrita delegazione di autonomisti, per l'omaggio ad una persona che è sempre stata legata ai movimenti autonomisti trentini. Lo ricorda il Patt, sia tramite il segretario provinciale Franco Panizza, sia tramite il coordinatore della Vallagarina Lorenzo Conci. «Michele - scrivono - era un autonomista convinto da sempre, fin dai tempi dell’Asar e del Pptt, un idealista sempre fedele alla sua terra, alla sua storia e alle sue radici. Ma anche un uomo curioso e attento, aperto al dialogo e al confronto, anche critico: ogni volta che lo incontravamo era un piacere poter ricordare le tante battaglie del passato e discutere con lui su come riuscire a convincere i Trentini a credere nell’Autonomia e nel partito che la rappresenta. Lo ricordiamo - proseguono - anche per il suo lungo e apprezzato impegno nell’associazionismo e per la passione per lo sport delle bocce che lo ha portato a presiedere la Federazione Trentina per tanti anni. E infine lo ricordiamo come imprenditore capace e uomo legato alla sua famiglia, che amava profondamente.Oggi Michele non è più fisicamente tra noi, ma rimarrà il suo ricordo di persona fortemente legata alla sua terra e alla sua gente. E ci lascia anche l’esempio di chi ci richiama alla necessità di credere nel grande patrimonio di valori, di ideali e di responsabilità dell’autogoverno, a cui la nostra Autonomia ci mette ogni giorno di fronte. Per questo - concludono - ci raccogliamo assieme agli Autonomisti della Vallagarina e tutte le persone che gli volevano bene, nell’ultimo rispettoso e riconoscente saluto. Ciao Michele, che la terra ti sia lieve. Ci uniamo nell'affetto al figlio Gerardo e a Paola, ai nipoti Riccardo, Stefania e Luca, nel cordoglio per la perdita di Franchini». (m.s.)