In duecento al rave party di Pomarolo: li scopre un cercatore di funghi
Un albero tagliato per impedire l'accesso alla strada forestale. I carabinieri hanno lavorato per ore ad identificare chi non si era allontanato già nel bosco
POMAROLO. Qualcuno è arrivato fin lassù addirittura in camper, la gran parte in automobile, percorrendo anche il tratto di strada forestale chiusa al traffico. In gran parte lombardi: di Milano, Brescia, Bergamo, Varese. Hanno preso parte nella notte tra sabato e domenica ad un rave organizzato sul grande prato in località Pozze.
Circa 200 persone secondo i carabinieri, forse anche il doppio per chi ieri mattina ha stimato il numero di auto scese dalla stradina che da Savignano sale alla Cimana di Pomarolo.
E d’altra parte non è che chi va ad una festa che ha proprio nel mancato rispetto di qualsiasi regola la propria essenza, può preoccuparsi di un divieto di accesso.
I carabinieri hanno lavorato per ore ad identificare coloro che a mezza giornata erano ancora lì e non hanno potuto prendere la via del bosco per allontanarsi senza farsi individuare. Praticamente si sono fermati i proprietari delle auto, cui le tre macchine dei carabinieri più due dei vigili del fuoco di Pomarolo chiudevano materialmente la strada, e quelli che si reggevano in piedi con discreta fatica.
Considerato che l’odore inconfondibile dell’hashish copriva nettamente quello del sottobosco bagnato e di una umanità che ha dormito all’addiaccio, non è difficile immaginare che sia pure quasi ad ora di pranzo ci fosse chi faceva fatica a scendere per un bosco.
Curioso come l’iniziativa, evidentemente promossa in Lombardia su canali che sfuggono al controllo, sia stata scoperta: un residente della zona che ieri mattina voleva salire per la forestale, forse in cerca di funghi, si è trovato la strada sbarrata da un grosso albero. Tagliato di fresco e con ancora attaccata la catena servita per trascinarlo in posizione.