I consiglieri visitano la casa di riposo
MORI. Domani alle 12 i consiglieri comunali di Mori andranno in “pellegrinaggio” all’Apsp Cesare Benedetti. L’appuntamento è stato organizzato dall’assessore Alice Calabri d’intesa con il presidente...
MORI. Domani alle 12 i consiglieri comunali di Mori andranno in “pellegrinaggio” all’Apsp Cesare Benedetti. L’appuntamento è stato organizzato dall’assessore Alice Calabri d’intesa con il presidente dell'azienda pubblica di servizi alla persona: la titolare delle politiche sociali ha invitato i consiglieri a un incontro in casa di riposo per conoscere più da vicino la struttura e i suoi servizi. Per l’occasione ai politici moriani verrà offerto il pranzo. Come si spiega? Perché il principale motivo della visita-sopralluogo è quello di verificare la qualità del servizio mensa, in seguito alle critiche sopraggiunte seguite alla scelta di chiudere il refettorio distribuendo i pasti in sale più piccole a ogni piano della struttura. La questione, oltre che da un’interrogazione in Provincia da parte di Claudio Civettini, era stata sollevata in Consiglio da Cristiano Moiola durante la relazione del presidente dell’Apsp Gianmario Gazzi sullo stato dell’arte in casa di riposo. Moiola aveva sottolineato che la questione ha suscitato polemiche tra gli ospiti e tra i loro familiari: il presidente ha spiegato come tale scelta sia stata presa in quanto il personale si trovava impossibilitato o in difficoltà nel trasferire a ogni pasto gli ospiti al piano terra nel refettorio. Al riguardo il consigliere eletto con il Patt aveva caldeggiato un incontro in struttura per approfondire la questione. La notizia della convocazione arrivata da parte dell’assessore Calabri è stata accolta di buon grado da Moiola: «La ringrazio per aver condiviso questa iniziativa che può senz’altro avere lo scopo di mettere in contatto il Consiglio con una l’Apsp Cesare Benedetti. Sarà l’opportunità per comprendere e conoscere di persona in primis il servizio mensa, dopo le numerose segnalazioni a seguito della chiusura del refettorio». (m.cass.)