MORI 

“Cinema estate” va all’ex Cantina 

Stasera inizia il ciclo con il film “Finché c’è prosecco c’è speranza”



MORI. “Cinema estate” di Mori si sposta all’ex cantina sociale, negli spazi al coperto ma all’aperto di via del Garda: si parte stasera. Dalla commedia al drammatico, dal giallo al fantasy, dal thriller al biografico: saranno otto i film proposti dall’ormai tradizionale rassegna che però quest’anno trasloca dal piazzale dell’auditorium al finora sostanzialmente inutilizzato immobile acquisito anni fa dal Comune. Le proiezioni saranno tutte a luglio, il martedì e il giovedì alle 21.15. L’organizzazione è dell’Arci di Mori, con il sostegno del Comune e il supporto tecnico del Coordinamento teatrale trentino. Il programma prevede per oggi “Finché c’è prosecco c’è speranza”, per giovedì 5 “L’insulto”, per martedì 10 “La forma dell’acqua”, per giovedì 12 “Assassinio sull’Orient express”, per martedì 17 “Come un gatto in tangenziale”, per giovedì 19 “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”, per martedì 241 “Ricomincio da noi” e per giovedì 26 “Tonya”. Il calendario è stato presentato dal presidente dell’Arci Lanfranco Barozzi assieme alla referente cinema Aurora Cimonetti e all’assessore comunale alla cultura Filippo Mura. «Ormai – spiega Cimonetti – è un appuntamento storico: ha più di 30 anni e la gente lo apprezza; del resto è l’unica rassegna di questo tipo a Mori. È un’occasione per uscire di casa, stare al fresco e apprezzare una selezione di film mai banali: alterniamo diversi generi cercando di raggiungere il gusto di tutti, con proiezioni godibili ma sempre di qualità».

Barozzi ricorda che tutti i film proposti sono recentissimi, sono usciti da dicembre a oggi e alcuni sono ancora nelle sale: «Si coinvolge anche il mondo dello sport con la storia di un caso quasi dimenticato come quello di Tonya Harding; abbiamo il confronto tra religioni con “L’insulto”; quello del femminicidio e della lotta razziale con “Tre manifesti”. Abbiamo altre pellicole da Oscar come “La forma dell’acqua”». L’assessore Mura, nel complimentarsi per le scelte artistiche, approfondisce quelle dell’amministrazione. «I lavori in corso all’auditorium ci hanno spinti a trovare un nuovo luogo: ora sarà interessante testare il gradimento del pubblico. L’ex cantina è già un esempio di archeologia agricola-industriale e ha una copertura che consentirà di proiettare il film anche in caso di pioggia. C’è stato uno sforzo ulteriore per il Comune che, però, ha colto un’occasione di investire in questo luogo: andiamo dunque a riappropriarci di un’area importante per la comunità. Questa rassegna, come molte altre occasioni culturali, è possibile solo grazie al lavoro e all’impegno dei volontari». «Il costo del biglietto – conclude Cimonetti – è sempre lo stesso ed è sempre molto “popolare”: 4 euro l’intero e 3 euro per i maggiori di 65 anni e minori di 18». (m.cass.)













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