BANCHE

Cassa Rurale di Rovereto, la priorità è ridurre i costi

Il nuovo direttore Carli: «Aderiamo al nuovo gruppo cooperativo, ma serve sostenibilità. Ridurremo i costi di personale»


di Giuliano Lott


ROVERETO. Arrivato da due settimane nel suo nuovo ufficio di via Manzoni, il direttore Ruggero Carli ha preso contezza dello stato di salute della Cassa rurale di Rovereto. Come l’abbia trovata, è presto detto: «La cassa si trova in una situazione di una certa delicatezza, che da tempo caratterizza Rovereto. Però il sistema cooperativo trentino ha dato prova di grande coesione, con il progetto di un nuovo gruppo bancario cooperativo e questo è un dato positivo. Ho trovato qui una squadra di collaboratori consapevoli e disponibili. C’è qualche difficoltà, non lo si può negare, ma anche la tranquillità di avere i mezzi per superare il momento difficile. C’è un dialogo costante, sia con la Cassa centrale che con il cda e il collegio sindacale».

Le tappe del percorso di risanamento erano in un certo modo segnate: prima la messa in sicurezza degli elementi fondamentali della banca, poi la sostenibilità. Solo dopo si possono mettere a punto le strategie in un discorso di prospettiva. Ma intanto la creazione del nuovo gruppo delle Rurali trentine ha un contraccolpo sulle strategie a breve termine. La fusione con Alta Vallagarina e Lizzana, innanzi tutto, è rinviata di un anno.

«Ogni banca chiuderà il proprio bilancio in autonomia, poi nel primo semestre si potranno riannodare i fili. Il percorso di fusione potrebbe essere formalizzato entro l'anno prossimo, me stiamo ragionando non solo con Alta Vallagarina e Lizzana, ma anche con la Bassa Vallagarina, per creare un unica Cassa della Vallagarina. A breve la Rurale sarà chiamata con le altre casse a un’assemblea straordinaria, dove si voterà per l’adesione al nuovo gruppo. C'è stato un momento in cui gli indici patrimoniali avevano dato qualche segno di preoccupazione, ma il sistema delle Casse rurali ha dato l’ok alla ricomposizione del contributo già stanziato. Abbiamo fatto pulizia dei crediti deteriorati, ora dobbiamo evolvere nnei servizi a sostegno delle famuiglie e delle imprese C'è anche la disponibilità da parte della Cassa centrale a un eventuale intervento supplementare per ripianare i conti. Stiamo lavorando proprio su questo aspetto».

Il percorso di risanamento, spiega Carli, è «abbastanza stabilizzato, ma siamo solo a metà del guado. Alla nostra Cassa spetta ora la ridefinizione della sostenibilità futura, sta a noi ridisegnare il percorso sul versante del contenimento dei costi». Cosa significa in termini pratici il contenimento dei costi, Carli lo spiega senza reticenza: «Dobbiamo contenere i costi di personale, e su questo dovremo porre in essere una manovra specifica».

Pensate a sacrifici di organico? «Non siamo ancora scesi nel dettaglio, ma stiamo valutando cosa è possibile fare nella maniera meno traumatica possibile. Non dobbiamo avere mezze misure, ma avere onestà di leggere situazione per quello che è. I tagli di personale non sono però l'unica leva nel percorso di sostenibilità. Le filiali dovranno essere prese in considerazione, non tanto per chiuderle, ma per andare incontro alle nuove esigenze della clientela, molto orientata sui servizi che le nuove tecnologie consentono. Si va sempre meno in banca per prelievi o versamenti, la tecnologia gioca un ruolo sempre più importante. E sarà, questa, anche un momento di ulteriore qualificazione della Cassa. La priorità della nostra forza relazionale deve rimanere, ma deve evolvere, soprattutto nel rapporto consulenziale. Guardiamo a nuovi servizi innovativi, come banca assicurazione, che può allargare il raggio d’azione all’attività immobiliare e previdenziale, a supporto del territorio. Direi che i rapporti con la clientela e i soci vanno anzi rafforzati».

L’assemblea straordinaria dovrebbe svolgersi entro metà novembre e sarà l’occasione per presentare il progetto del gruppo coooperativo, ora riempito di contenuti, con scenario di gruppo strutturato che lavora con base a Trento su tutto lo scenario nazionale, con numeri importanti e condivisi dalla vigilanza».

La fiducia dei clienti non è venuta meno, anzi, spiega Carli, «vediamo masse importanti sulla raccolta e il risparmio depositato, non ci sono flessioni, anzi, vediamo un’evluzione positiva». A palazzo Balista, la nuova sede, i lavori sono in corso. «Non sappiamo se ce la faremo a traslocare per l'anno prossimo. Quando lavori saranno finiti sarà più facile capire come utilizzati gli spazi e strutturarli in base alle scelte strategiche».

 













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