«Ala, presidio della polizia alla stazione dei treni»
Lo chiedono i sindacati dopo l’ennesima aggressione contro il capotreno che aveva chiesto il biglietto ad un passeggero di colore. Convoglio bloccato
ALA. Serve un presidio della polizia alla stazione dei treni di Ala. Lo invoca una volta di più la Filt Cgil, dopo l’ultimo episodio che ha visto vittima una capotreno. Per fortuna non si è trattato di un’aggressione fisica, come già era successo in passato. L’altra sera, su di un treno regionale, la capotreno, durante il normale controllo dei biglietti, si è vista strappare dalle mani il tablet per la verifica dei biglietti, che è andato in terra, distrutto. L’autore del gesto è stato un giovane, evidentemente privo del titolo di viaggio; il convoglio è rimasto fermo per mezz’ora ad Ala. Il giovane autore del gesto ha provato a darsi alla fuga per le vie di Ala, inseguito dai carabinieri. Non è la prima volta che la stazione di Ala si trova teatro di episodi simili, questo anche per la sua collocazione, a metà strada tra Verona e Trento. La Filt chiede sicurezza per chi lavora sui treni. «Alla capotreno in servizio ad Ala va tutta la nostra solidarietà - scrivono in una nota Stefano Montani e Alberto Sicari della Filt Cgil - ciò conferma la necessità di garantire la massima sicurezza su questa tratta. Un passo concreto potrebbe essere la presenza della polizia locale in stazione, in concomitanza dei treni più a rischio». L’assessore provinciale Gilmozzi, in un recente incontro, si sarebbe detto favorevole, precisano i sindacalisti. Che sollecitano anche un’accelerazione per i tornelli. «Ala è uno dei punti più critici nella tratta Verona - Brennero. Preso atto di questa situazione, dobbiamo assicurare ai viaggiatori la sicurezza. Siamo consapevoli che queste misure non saranno la soluzione definitiva, ma sono un segnale importante e agiscono da deterrente verso chi ha comportamenti dannosi».(m.s.)
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