L'ALLARME

Ad Avio i lupi fanno paura. Il sindaco: temiamo danni a turismo e allevamento sul Baldo

Preoccupano i ripetuti attacchi. Rinvenuta una carcassa di cerva sbranata da uno o più animali sul sentiero che porta a Madonna della Neve



AVIO. Dalle pendici dei Lessini (tenuta San Leonardo) al crinale del Monte Baldo: preoccupano e fanno discutere le predazioni dei lupi sia nel fondovalle che in montagna. L'ultima risale a pochi giorni fa quando sul sentiero che da Avio porta a Madonna della Neve è stata rinvenuta una carcassa di cerva sbranato da uno o più lupi (accertamenti sono in corso da parte della Forestale).

E non si tratta di un episodio isolato visto che si ripetono con preoccupante frequenza gli attacchi dei branchi di lupi presenti sulle due catene montuose che si affacciano sulla valle dell'Adige. "I timori di chi frequenta la montagna sia per lavoro che per turismo sono fondati e li condividiamo pienamente - affermano il sindaco Ivano Fracchetti e il vice nonché assessore all'agricoltura Alvise Salvetti - Ovviamente nessuno vuole alimentare paure o fare una campagna contro la presenza dei lupi, ma dobbiamo fare i conti con una realtà che parla di ripetuti attacchi".

La carcassa di cerva è stata ritrovata da escursionisti in prossimità del Pont de la Balanzá, passaggio obbligato per raggiungere Madonna della Neve. Stavano percorrendo un sentiero molto battuto sia dai residenti di Avio che da appassionati di montagna diretti sul Baldo.

"La presenza del lupo e la successione di predazioni potrebbero indurre molti escursionisti a non frequentare più la zona con un danno notevole alle nostre attività", è il commento di un albergatore. “Un danno per gli operatori economici della montagna già provati dalla chiusura causata dal Covid”, aggiunge il sindaco. “Per quanto riguarda gli allevatori, proprio alla vigilia della monticazione, qualcuno sta pensando di rinunciare a portare gli animali al pascolo sul Baldo: ipotesi che va scongiurata garantendo la sicurezza a chi frequenta a vario titolo la montagna”.













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