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A Brentonico l’asinello Romeo sbranato dai lupi: due episodi in pochi giorni vicino al paese

Il proprietario dell’asino: «so che i predatori non lo fanno con cattiveria ma denuncio la gestione della situazione». Il Comune: «Provincia e Comuni hanno le mani legate su questi temi»



BRENTONICO. “Nella notte di mercoledì 29 settembre, il mio asinello Romeo è stato attaccato e sbranato da un numero non ben definito di lupi. Amo gli animali e so che i predatori non hanno cattiveria mentre catturano le loro prede, è il loro istinto e lo fanno per sopravvivere, ciò nonostante per me la morte di Romeo è una tragedia”.

Le parole sono di Michele De Uffici di Brentonico  che così racconta l’aggressione da parte dei lupi.

"Quello che mi sento di denunciare, visto il crescente numero di attacchi e il conseguente numero di vittime è la gestione della cosa.

Evidentemente il numero dei lupi sul territorio è troppo elevato, (mia opinione) e chiedo alle autorità competenti di attivarsi ed adottare giuste misure di contenimento e porre fine a questa mattanza.

Tengo a precisare che il nostro servizio forestale è ottimo e per questo ringrazio.

Sottolineo in oltre lo straordinario numero di esemplari di cinghiale che stanno devastando i pascoli di montagna mettendo a rischio il futuro degli alpeggi”.

E Romeo non è l’unico asino ad esser stato predato. Ci sarebbe stato anche un secondo episodio simile nel giro di pochi giorni, sempre a Brentonico.

A stretto giro arriva una nota da parte dell’amministrazione comunale di Brentonico. 

“La presenza del lupo sull’Altopiano di Brentonico è accertata da un paio d’anni e sembra essersi assestata su circa quattro esemplari che compongono il 17º branco della provincia di Trento.

Il branco è attivo sulla parte settentrionale del Monte baldo, quella trentina in gran parte territorio del Comune di Brentonico. Se nei primi tempi la sua presenza era quasi ignota, nell’ultima estate il lupo si è fatto notare spesso compiendo notevoli predazioni di animali domestici.

È notizia di questi giorni la predazione di altri due asini, fra l’altro in luoghi molto vicini al paese. Come è ovvio questo ha destato un certo scalpore all’interno della comunità che si sente impotente di fronte a questo fenomeno. C’è da dire che anche le istituzioni possono fare poco se non nulla, specie quelle locali.

La gestione dei grandi carnivori infatti spetta allo Stato italiano con i dettami della Comunità europea quindi Provincia e Comune hanno le mani legate su questi temi.

Il Comune di Brentonico comunque è sempre in contatto, confrontandosi frequentemente sulla materia, con i vertici provinciali e soprattutto con gli uffici distrettuali del Corpo forestale provinciale. È doveroso ricordare che esiste un’organizzazione di controllo dei grandi carnivori in capo al Corpo forestale e che è possibile contattare questo numero, 335.7705966; ogni qualvolta si ravvisi qualcosa di anomalo come predazioni o se si avverte un potenziale pericolo da parte del lupo o dell’orso si deve chiamare il numero unico di emergenza 112.

Ricordiamo inoltre che la Provincia garantisce un rimborso per i danni subiti dagli animali e fornisce inoltre contributi o apparecchiature per la difesa degli animali domestici dai predatori. Anche queste informazioni si possono avere attraverso il numero sopraccitato o consultando il sito internet https://grandicarnivori.provincia.tn.it.

L’amministrazione comunale è vicina agli allevatori, spesso si tratta di appassionati che intendono manutenere i loro appezzamenti di terreno, che si sono visti predare i loro animali per i quali c’è sempre una grande affezione che non è in alcun modo rimborsabile.

L’auspicio è che si trovi una forma di sorveglianza più efficace per scongiurare il più possibile le predazioni di animali domestici perché si corre davvero il rischio che la montagna si spopoli e che vengano abbandonate quelle attività di cura e mantenimento del territorio, e allora sì che i danni non si conteranno più".













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