È Fabio Andreatta il 72enne morto nella forra del torrente Sorna. Il ricordo della Protezione civile trentina
Architetto e operatore in pensione, era ricordato per la sua disponibilità e per la capacità di allacciare rapporti di collaborazione e amicizia
TRENTO. La Giunta provinciale e la Protezione civile del Trentino si stringono attorno alla famiglia dell’architetto Fabio Andreatta, vittima nella giornata di ieri, 25 agosto, di un incidente in forra nel Parco del monte Baldo.
Un lutto che colpisce profondamente quanti hanno conosciuto il professionista - 72 anni - ed hanno avuto il privilegio di affiancarlo nei diversi scenari in cui ha operato nel corso della sua carriera.
Al cordoglio, di cui si fa portavoce il dirigente generale Raffaele De Col, si unisce anche il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio. Già in forze ad Itea, in più occasioni era intervenuto con il Dipartimento della Protezione civile in aiuto delle popolazioni in difficoltà sia in Italia sia all’estero, fino alla pensione nell’aprile 2014.
Si definiva un “costruttore di ripari per chi ha perso tutto” oltre che un “tessitore di relazioni per comprendere”. I colleghi lo ricordano come una persona schietta e concreta: Andreatta era stato un esempio per la sua disponibilità e per la sua capacità di allacciare rapporti di collaborazione e amicizia con chi incontrava lungo il proprio cammino.
Nelle diverse ‘missioni’ portare a compimento si era occupato della progettazione e della realizzazione di opere in favore di quanti hanno perso tutto a causa di calamità naturali. Era stato anche uno dei promotori della nascita dell’area addestrativa di Marco di Rovereto.