Una manovra folle con un doppio contromano: ecco perché è stato arrestato il guidatore del furgone sulla A22
Nello schianto ha perso la vita Francesco Severino, volontario della Croce Rossa e Bianca di Merano: in sella alla sua moto non ha potuto evitare l’impatto
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LA VITTIMA: volontario della Croce Rossa e Croce Bianca
BOLZANO. Una manovra folle nel bel mezzo di un cantiere con un doppio contromano. Ecco perché è stato arrestato il 28enne olandese alla guida del furgone che si è scontrato ieri in A22 contro la moto di Francesco Severino, il 35enne volontario della Croce Rossa e Croce Bianca di Merano deceduto per le ferite troppo gravi riportate nell’impatto.
E’ la questura di Bolzano a fare luce sulla dinamica con una nota in cui spiega come si è arrivati al fermo dell’olandese.
«Il tratto interessato dall’incidente è caratterizzato dalla presenza di un cantiere, con scambio di carreggiata e la presenza di una duplice direttrice di marcia per il flusso veicolare diretto a sud.
Dai rilievi svolti dalla Sottosezione Polizia Stradale di Vipiteno, emergeva che il cittadino olandese, alla guida di un autocarro, percorreva la carreggiata sud della A/22 e dopo aver imboccato lo scambio di carreggiata, invertiva il senso di marcia attuando una pericolosa manovra, vietata dal Codice della Strada.
Al fine di raggiungere nuovamente la carreggiata sud tramite il varco esistente in corrispondenza dello scambio di carreggiata, effettuava nuovamente una manovra di inversione del senso di marcia, intercettando la traiettoria di due motociclisti che percorrevano regolarmente la carreggiata autostradale, diretti a nord.
I due centauri urtavano violentemente l’autocarro, il cui conducente era intento ad eseguire la seconda pericolosa manovra di inversione di marcia».
Insomma, prima un contromano per sfuggire probabilmente alla coda che in quella carreggiata era diventata lunga, e poi un secondo contromano per immettersi nell’altra carreggiata in direzione sud, quella oltre la barriera spartitraffico.
L’olandese è stato sottoposto anche ad un controllo per verificare l’assunzione di alcol, ma l’esito è stato negativo.
Francesco Severino era un volontario ben voluto da tutto il mondo della Croce Rossa e Croce Bianca altoatesina. «Un uomo arrivato in Alto Adige dalla Sicilia e con il suo grande cuore mediterraneo ha saputo conquistare il cuore degli altoatesini impegnandosi sempre attivamente nel suo lavoro che praticava con dedizione e professionalità e nel volontariato locale», hanno scritto i colleghi della Croce Rossa.