la cerimonia in sala depero

Un premio al Trentino che lotta contro la pandemia: ecco i nuovi Cavalieri, Commendatori e Ufficiali

La consegna delle onorificenze concesse dal Presidente della Repubblica. Il governatore Fugatti: «I valori su cui poggia l’Autonomia trentina sono da voi ampiamente rappresentati e la comunità trentina vi è grata per quanto avete fatto». Commozione per il ricordo di Luciano Buffa



TRENTO. «I valori su cui poggia l’Autonomia trentina sono da voi ampiamente rappresentati e la comunità trentina vi è grata per quanto avete fatto». Con queste parole il presidente Maurizio Fugatti ha voluto ringraziare le persone che, in sala Depero, sono state insignite delle onorificenze al merito della Repubblica Italiana concesse con Decreto del Capo dello Stato lo scorso 27 dicembre. Assegnati un titolo di Commendatore, quattro titoli di Ufficiale e 36 titoli di Cavaliere a chi, personalmente o per le organizzazioni in cui opera, ha incarnato le virtù civili più profonde nella lotta contro la pandemia. Presenti, oltre al presidente Fugatti, il commissario del Governo, Sandro Lombardi, il sindaco di Trento Franco Ianeselli, il presidente del Consorzio dei Comuni, Paride Gianmoena, il questore Claudio Cracovia e i comandanti provinciali dei Carabinieri, colonnello Simone Salotti, e della Guardia di Finanza, colonnello Mario Palumbo.

  • Walter Cainelli (Soccorso Alpino Trentino)
  • Brunella Grigoli (presidente Ens)
  • Pierpaolo Pederzolli (Ass. Aeronautica)
  • Stefano Bertuzzi (comandante Polizia Locale Valle del Chiese)
  • Gianluca Ruggiero (Polizia Locale Moena)
  • Marcello Zenatti (ispettore polizia)
  • Francesca Ferri (farmacista-ricercatrice)
  • Tullio Ioppi (presidente della Federazione dei Corpi dei vigili del fuoco volontari)
  • Emanuela Fumanelli (coord. infermieristica)
  • Enzo Battista Molinari (Ten. Col. Arma Carabinieri)
  • Tommaso Del Favero (vigili del fuoco Canazei)
  • Giovanni Spagnolli (dirigente medico)
  • Fausto Castelnuovo (vigili del fuoco Mazzin di Fassa)
  • Flavio Canale (Arma Carabinieri)
  • Gaetano Giacchi (Colonnello Guardia di Finanza)
  • Federica Sartori (dirigente Servizio politiche sociali Pat)
  • Katia Bettini (infermiera specializzata Apss)
  • Fabio Mariz (Dipartimento protezione civile Pat)
  • Romano Nardelli (direttore medico ospedale di Arco)
  • Giorgio Seppi (presidente Nu.vo.la)
  • Giovanni Pedrotti (direttore medico ospedale di Rovereto)
  • Daniele Penzo (direttore medico ospedale Santa Chiara di Trento)
  • Maria Grazia Zuccali (medico chirurgo e direttrice Unità operativa igiene e sanità pubblica Apss).

Ecco i nuovi Cavalieri della repubblica trentini

Sono 11 i professionisti e volontari del Trentino che saranno insigniti dell'onorificenza di cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica da parte del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nell'ambito dell'emergenza Covid. I premiati sono Katia Bettini (infermiera specializzata Apss), Emanuela Fumanelli (infermiera specializzata Apss), Tullio Ioppi (presidente della Federazione dei Corpi dei vigili del fuoco volontari), Fabio Mariz (Dipartimento protezione civile Pat), Romano Nardelli (direttore medico ospedale di Arco), Giovanni Pedrotti (direttore medico ospedale di Rovereto), Daniele Penzo (direttore medico ospedale Santa Chiara di Trento), Federica Sartori (dirigente Servizio politiche sociali Pat), Giorgio Seppi (presidente Nu.vo.la), Paola Stenico (dirigente infermieristico in quiescenza) e Maria Grazia Zuccali (medico chirurgo e direttrice Unità operativa igiene e sanità pubblica Apss). Nello foto mancano Emanuela Fumanelli e Paola Stenico

L’Ordine al Merito della Repubblica ricompensa i cittadini che si sono distinti per le benemerenze acquisite verso la Nazione nei campi delle scienze, delle arti, delle lettere, dell’economia, nel disimpegno di cariche pubbliche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari. Con queste concessioni onorifiche, il Presidente della Repubblica ha voluto premiare anche medici, sanitari, volontari, operatori della protezione civile, vigili del fuoco, forze dell’ordine e altri che si sono prodigati per salvare vite umane e contrastare la grave crisi sanitaria, in particolare nel primo lockdown.

«Momenti come questi – ha sottolineato il presidente Fugatti - hanno una valenza particolare: lo hanno per quanti di voi vengono insigniti e per l’attenzione particolare che doverosamente dobbiamo avere verso chi ha rischiato e ha messo del proprio nella fase più dura della lotta al Coronavirus. Ma momenti come questi indicano che siamo nella fase della ripartenza, lo capiamo parlando coi cittadini che hanno dentro una nuova fiducia verso il futuro. Voi – ha detto rivolgendosi ai premiati Fugatti - rappresentate nel vostro spirito di volontariato e sacrificio l’essenza dei valori civili che sono l'essenza dell’Autonomia trentina».

Il Commissario del governo Lombardi ha voluto sottolineare come «questo giorno particolare e positivo sta a significare che si va verso la ripresa e che lentamente stiamo tornando alla normalità. Il premio è un messaggio per tutti coloro che si sono impegnati contro la pandemia e che vengono rappresentati dai 41 trentini insigniti oggi, un premio per coloro grazie ai quali stiamo vincendo questa battaglia contro il virus». Il sindaco Ianeselli ha elogiato i presenti come simboli concreti del «sommerso del bene, grazie a cui la comunità ha saputo resistere alla pandemia». Mentre il presidente Gianmoena ha messo in evidenza come il “Trentino in questo periodo difficile ha fatto squadra. Tutti i giorni – ha aggiunto rivolgendosi agli insigniti in sala - abbiamo bisogno di persone come voi, la comunità trentina ha bisogno di punti di riferimento».

Tra i premiati tanti rappresentanti del mondo sanitario, medici, infermieri, farmacisti, cui è andato il ringraziamento dell’assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana, che non ha potuto partecipare alla cerimonia in quanto impegnata in Commissione del Consiglio provinciale. Premiati anche esponenti della Protezione civile, dei corpi dei Vigili del fuoco volontari e della polizia locale e delle forze dell’ordine.

Momento di profonda commozione si è vissuto in sala Depero quando è arrivato il turno di Luciano Buffa, scomparso nel frattempo, e il cui diploma è stato ritirato dal figlio Mattia.













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