Un'altra valanga fra Veneto e Alto Adige: la montagna grazia un secondo scialpinista
Oltre alla donna salvatasi sulla Tofana di Rozes c’è un altro miracolato: un uomo è rimasto travolto dalla massa nevosa sul Passo della Sentinella, al confine tra Val Comelico e Val Fiscalina. Recuperato dai soccorritori, è stato portato all’ospedale di Brunico
BOLZANO. Due valanghe avvenute a poca distanza, in linea d’aria, l’una dall’altra e in un breve lasso di tempo, quasi contemporaneamente, ma col medesimo risultato: fortunatamente senza provocare delle vittime.
La prima valanga, nella mattinata di sabato 8 maggio, si è staccata sulla Tofana di Rozes, sopra Cortina; una scialpinista è stata travolta dalla massa nevosa ma è riuscita a non rimanerne intrappolata consentendo, così, ai soccorritori di trovarla velocemente e portarla in salvo, anche grazie all’allarme lanciato da alcuni escursionisti presenti nella zona. La donna è riuscita a cavarsela con alcuni traumi e leggere ferite, oltre a una buona dose di spavento, ma è viva.
La montagna è stata indulgente anche nel secondo episodio, avvenuto sempre nella mattinata di sabato 8 maggio, in una giornata caratterizzata da un sole bellissimo che ha reso irresistibili, per scialpinisti ed escursionisti, le cime ancora innevate. Un uomo, impegnato in un’uscita con gli sci sul Passo della Sentinella, al confine tra Val Comelico, in Veneto e Val Fiscalina, in Alto Adige, è stato travolto da una valanga staccatasi poco prima delle 11. Testimoni dell’accaduto altri scialpinisti; è toccato a loro lanciare l’allarme alla centrale operativa e mettere così in azione le operazioni di soccorso.
L’elicottero Pelikan, alzatosi in volo da Bolzano, ha individuato in pochi minuti il povero scialpinista, trascinato a valle dalla valanga ma fortunatamente non inghiottito dalla neve. Dopo le cure mediche, l’uomo è stato caricato a bordo dell’elisoccorso e portato all’ospedale di Brunico. Le sue condizioni fortunatamente non sono gravi.
L’intervento ha visto la partecipazione delle squadre del Soccorso alpino della Val Comelico e del Sagf, con unità cinofile, che stanno verificando che non vi siano altre persone coinvolte nella valanga.