Uccisa a Rovereto: “Subito un Cpr al confine tra le due province”
La consigliera regionale Rita Mattei invoca l'immediata creazione di un Centro di permanenza per i rimpatri (foto repertorio Ansa)
LE INDAGINI. Possibile tentativo di rapina
LA VITTIMA. Implorava aiuto, lui l'ha massacrata
BOLZANO. A seguito dell'omicidio che ha visto Iris Setti restare vittima a Rovereto del pestaggio compiuto da un immigrato nigeriano di 37 anni, senza fissa dimora, interviene la Consigliera provinciale altoatesina e regionale Rita Mattei che chiede l'immediata creazione di un Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) a cavallo delle due Province autonome di Trento e Bolzano.
"Innanzitutto, vorrei esprimere il mio cordoglio per la vittima e la mia vicinanza ai suoi familiari. È una tragedia terribile e non posso immaginare cosa stiano passando in questo momento. E' un fatto gravissimo, accaduto in un luogo pubblico, praticamente sotto casa della vittima nella quale potrebbe identificarsi qualsiasi altro cittadino. Non è tollerabile lasciare libera una persona che aveva già dato dei segnali inequivocabili, aggredendo prima un ciclista e poi addirittura le forze dell'ordine, permettendogli di agire con una furia assassina fino a rendere irriconoscibile la sua vittima", così Mattei.
"Se c'è stato un errore è stato lasciare a piede libero, offrendoli vitto e alloggio come una qualsiasi persona bisognosa e senzatetto, un immigrato che i carabinieri, memori di altri episodi di violenza dell'omicida contro le forze dell'ordine, per fermarlo sono stati costretti ad usare il taser".
Mattei, pertanto, chiede l'immediato avvio delle procedure per la creazione di un centro per l'espulsione definitiva degli immigrati che potrebbe essere dislocato sul confine delle due Provincia autonome di Trento e Bolzano. "Mi auguro che ora sia Roma che Bolzano e Trento trovino una soluzione nel più breve tempo possibile, per istituire un Cpr regionale", conclude Mattei.