Zappini, la Procura chiude l’inchiesta
Truffa per l’abuso dei permessi della legge 104 e peculato per l’uso dell’auto di servizio. L’ex dirigente si farà interrogare
TRENTO. Chiusa a tempo di record l’inchiesta sulle presunte truffe e i peculati contestati all’ex dirigente della Centrale unica dell’emergenza Luisa Zappini. Nei giorni scorsi il pubblico ministero Marco Gallina le ha inviato l’avviso di conclusione delle indagini previsto dall’articolo 415 bis del codice di procedura penale. Sono confermati tutti e 50 i capi di imputazione contenuti nell’ordinanza che disponeva gli arresti domiciliari, in particolare si tratta di 28 episodi di truffa legata all’abuso dei permessi di cura previsti dalla legge 104 e 22 episodi di peculato per l’uso improprio dell’auto di servizio. Adesso Luisa Zappini, insieme al suo difensore, l’avvocato Nicola Stolfi, ha venti giorni a disposizione per decidere se chiedere di farsi interrogare e indicare elementi di prova a proprio favore. L’orientamento della difesa, spiega l’avvocato Stolfi, è quello di cercare di smontare una a una le contestazioni dell’accusa. L’obiettivo è quello di dimostrare che si tratta di errori commessi in buona fede, anche se il quadro raccolto dalla Procura sembra abbastanza blindato. Alla fine, l’ex dirigente della Cua potrebbe anche patteggiare per le contestazioni residue, ma non è detto. Infatti Luisa Zappini è coinvolta anche nell’inchiesta sul concorso alla Centrale Unica e patteggiare ora senza sapere come si evolve quell’inchiesta, che è ancora in corso, potrebbe essere una scommessa.
Nel quadro di questa prima inchiesta la Procura contesta all’ex dirigente della Cue 50 episodi. Ci sono i giorni di permesso 104 usati dall’ex dirigente del Cue come fossero giorni di riposo o di ferie. Ma ci sono anche i giorni in cui Luisa Zappini risultava formalmente al lavoro, in Provincia, ma - secondo i documenti raccolti nel corso delle indagini dalla squadra mobile - sarebbe stata altrove. E, nelle carte dell’inchiesta che ha portato la donna agli arresti domiciliari, c’è un episodio che racchiude entrambe le ipotesi di truffa aggravata ai danni dell’ente pubblico. Ed è il capodanno 2013-2014 quando Luisa Zappini risulta a New York per alcuni giorni. Nell’elenco c’è anche la vacanza alle Maldive al centro dell’interrogazione del Movimento 5 Stelle, vacanza che sarebbe stata fatta usando anche 5 giorni di 104. Tra le contestazioni, ci sono poi alcuni viaggi a Parigi, in Spagna e pure una vacanza ad Honolulu, Hawaii nell’agosto dello scorso anno. In questo caso due i giorni con permesso 104 usati dall’ex dirigente. Nell’elenco c’è anche un viaggio in Val d’Aosta nel febbraio 2016. Zappini risulta essere in missione a Roma, al Ministero, ma secondo le celle telefoniche dei due cellulari di servizio, lei sarebbe stata nella zona di Aosta.