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Zanzara tigre, a Trento ordinanza del sindaco: «Evitare i ristagni d’acqua»

Si punta a contenere la diffusione. Orti, cantieri, cimiteri: ecco le regole da adottare. Sanzione fino a 538 euro 



TRENTO. Arriva il caldo e arrivano anche le zanzare. A Trento – dove qualche giorno fa è stato presentato un progetto pilota con una nuova app e pastiglie larvicide – il sindaco Franco Ianeselli ha firmato ieri (23 maggio) un'ordinanza con una serie di indicazioni pratiche utili a cercare di contenere la diffusione della zanzara tigre.

L'ordinanza - che resterà in vigore fino al prossimo 31 ottobre - è rivolta a tutti i cittadini, ai soggetti pubblici e privati, amministratori condominiali, proprietari, affittuari e in generale a tutti coloro che hanno la disponibilità di abitazioni o aree aperte, anche inutilizzate, dove si possono creare raccolte di acqua meteorica o di altra provenienza che favoriscono il proliferare della zanzara.

Le indicazioni contenute nell'ordinanza sono varie perché di varia natura sono le potenziali situazioni in cui le zanzare possono depositare le loro larve e proliferare. La raccomandazione fondamentale è naturalmente quella di evitare i ristagni d'acqua in giardino come al cimitero, negli orti come nelle attività produttive, nei cantieri edili come in quelli stradali. In dettaglio, si invita dunque a fare attenzione all'acqua che si deposita nei sottovasi, nelle vasche e in eventuali piscine abbandonate in seguito alla pioggia. Chi gestisce un orto - anche ad uso domestico - deve privilegiare l'annaffiatura diretta tramite pompa o con contenitori da riempire di volta in volta e da svuotare completamente dopo l'uso. Chi gestisce attività di rottamazione o stoccaggio deve svuotare completamente da eventuali contenuti d'acqua ogni pneumatico in arrivo ed in partenza.

Nei cimiteri si raccomanda di cambiare spesso l'acqua oppure introdurre dei fili di rame nei vasi portafiori. Va inoltre evitata la formazione di raccolte d'acqua nei contenitori utilizzati per l'annaffiatura o in subordine i contenitori vanno coperti con zanzariere a maglie fini o teli di plastica. I laghetti ornamentali dovranno essere sottoposti a periodiche disinfestazioni larvali.

Qualora si riscontri una diffusa presenza dell'insetto, il proprietario delle aree interessate dovrà provvedere immediatamente a propria cura e proprie spese alla disinfestazione. In caso di mancata osservanza di queste prescrizioni, i proprietari saranno invitati a mettersi in regola entro 24 ore. Se non provvederanno, l'amministrazione comunale provvederà d'ufficio con recupero delle spese sostenute e una sanzione da 89 a 538 euro













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