bufera a rovereto

Zandonai gratis, la protesta dei consiglieri

«Noi discriminati rispetto alla giunta: non è questione di 40 euro, ma tutti dovrebbero pagare. E avere la moglie al fianco»


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Non devono mettersi in coda dalle 6 del mattino per prendere il numerino che dà diritto all’acquisto di un biglietto e hanno già il posto assicurato in poltrona. Privilegiati, in una parola? Sì, ma c’è qualcosa, anzi più che una cosa, che non va nella protesta di molti consiglieri comunali per la serata di inaugurazione, il 18 ottobre, del ristrutturato teatro Zandonai. Primo: a differenza di sindaco e assessori se vogliono poter dire “io c’ero” alla prima devono mettere mano al portafoglio ed estrarre 40 euro; secondo: sempre a differenza di sindaco e assessori non possono avere la compagna o il compagno nella poltrona al loro fianco nemmeno pagando il biglietto (altri 40 euro, la stessa cifra comunque per le/i consorti dei componenti della giunta che hanno il posto assicurato). Insomma in vista dell’inaugurazione è scoppiato il caos per i posti (un massimo di 476) a teatro: ci sono gli invitati di serie A (quelli che non pagheranno: 129), di serie B (quelli che pagheranno con il biglietto riservato: 76)) e infine gli invitati di serie C (i 239 posti riservati ai cittadini che dovranno mettersi in coda dalle 6 di mattino di sabato per la prevendita).

Teatro Zandonai, il loggione come 300 anni fa

Gli attenti restauri hanno riportato in superficie l’aspetto originario del gioiello cittadino che a settembre sarà visitabile (foto Festi) Leggi l'articolo - Guarda il video

Ma in queste ore a tenere banco, oltre alla curiosità di sapere chi sono i super ospiti invitati a titolo gratuito (tutti singolarmente, escluso il ministro dei beni culturali Dario Franceschini con consorte), è il conflitto che si consuma all’interno di palazzo Podestà. Con i consiglieri (non tutti, ovviamente, ma parecchi anche all’interno della stessa maggioranza) che contestano «la ripartizione dei posti e la discriminazione nei nostri confronti». Di questo si è parlato, anche con toni abbastanza vivaci, nella riunione dei capigruppo. «Al sindaco - afferma un consigliere - è stato ricordato il suo impegno che aveva assunto a suo tempo, vale a dire di riservare all’evento inaugurale dello Zandonai un posto per ogni consigliere con consorte. Ma visto come sono andate le cose, possiamo dire che il sindaco non ha mantenuto la promessa. Non è questione di 40 euro, ma di mancanza di rispetto delle istituzioni: i “padroni di casa” non sono solo sindaco e assessori ma tutto il consiglio comunale: questa è la massima istituzione cittadina e l’apertura di un teatro cittadino è un appuntamento mondano sì, ma anche istituzionale. Ripeto: non è un fatto di soldi, ma se la mettiamo sul piano monetario viene logico chiedersi perché non pagano anche gli assessori che guadagnano oltre duemila euro al mese? Niente discriminazioni, dovremmo essere tutti uguali anche nel poter avere al proprio fianco la moglie o il marito la prima serata (sabato 18) e non alla seconda (quella del 19) come ci ha proposto il Comune. Eppoi - conclude con un sorriso per stemperare il clima teso - non vorrete mica che mi trovi al mio fianco qualcuno della parte opposta in consiglio che mi fa venire l’orticaria e mi rovina la serata?»

Tira una brutta aria sulla festa di inaugurazione tra il rincorrersi delle voci sui nomi dei vip invitati. Già chi beneficerà del biglietto gratis? L’attuale giunta, i tre ex sindaci (Ballardini, Maffei, Valduga) e i tre ex assessori ai lavori pubblici che si sono occupati dei lavori al teatro, 8 posti riservati alla giunta provinciale, 2 alla Comunità di Valle, al vicepresidente della Regione, a vescovo e decano, agli sponsor più importanti, ad alcuni professionisti e titolari di aziende che hanno lavorato per il restauro del teatro. In totale, precisa l’ufficio stampa del Comune, «gli inviti gratuiti per le cosiddette “autorità”, vale a dire sostanzialmente politici e rappresentanti di istituzioni pubbliche, saranno in tutto 39 (comprese le autorità militari). Altri 15 inviti gratuiti sono destinati a presidenti e direttori (sempre 1 biglietto a testa) dei musei cittadini, della Fondazione Campana e dell’Apt». Il totale delle due “categorie” fa 54 e per arrivare ai 129 posti gratuiti ci sono altri 75 biglietti tra sponsor, professionisti, ex dirigenti del Comune, direttore cantieri, esperti per «il riconoscimento loro personale o del loro ufficio per il restauro».













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