Water e bidet artistici in vendita per la Lilt

Torna la mostra in via Paradisi nelle cinque vetrine di Centrocolor


di Giorgio Dal Bosco


TRENTO. Alle volte tornano. Tornano water e bidet. Oddio, detto così, nudo e crudo, sicuramente non parrebbe un bel vedere, ma se invece si va a curiosare, l’esposizione di water e bidet, dismessi e rielaborati a fantasia da numerosi artisti trentini, è idea, riproposta, veramente accattivante. Dove è possibile questa stranissima performance? In via Paradisi nelle cinque vetrine di Centrocolor, i cui titolari Monica e Adolfo Giovanazzi hanno deciso di collaborare e far proseguire l’iniziativa dal titolo “Waterlife” della Litl trentina, (Lega italiana per la lotta contro i tumori) promossa a scopi benefici nello scorso novembre al Centro Trentino Esposizioni. Da qualche giorno nelle vetrine di via Paradisi sono esposti 24 di quei 70 che furono i “pezzi” iniziali. La pattuglia di 24, però, è destinata ad aumentare. Sarà possibile, infatti, che quegli artisti che hanno prestato alla Litl trentina la loro creatività nel “dare vita artistica” a water e bidet, ripresentino nelle vetrine la loro opera. E’ da dire anche che già l’anno scorso alcuni “pezzi” furono acquistati da collezionisti privati e che il danaro ricavato è stato devoluto per intero alla Litl. L’esposizione chiuderà il 28 luglio.

Waterlife è un’idea dell’artista Maurizio Menestrina con la quale non soltanto viene attivata la semplice, ma preziosa, collaborazione con la Litl, ma con la quale, anche, si mira ad altri due traguardi: l’informazione più capillare possibile della prevenzione contro i tumori e l’educazione al riciclo dei materiali e difesa dell’ambiente. Con questa operazione artistica, educativa e informativa, infine, vi è stato un ulteriore obiettivo: stimolare la gioventù ad un futuro più sobrio. Se, infatti, da una parte Maurizio Minestrina è riuscito a convincere e ad accorpare nell’iniziativa numerosissimi artisti trentini, dall’altra ha interessato in questa sperimentazione sette studenti dell’Istituto Alessandro Vittoria e delle cinque classi della scuola primaria di Verla, due classi di quella di Palù e due classi della scuola secondaria di primo grado di Cembra.













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