Vitalizi, 483 mila euro a Marco Benedetti
L’ex assessore provinciale aveva dovuto restituire tutto: da settembre 2014 ha i requisiti
TRENTO. Sono due gli ex consiglieri regionali che hanno maturato i requisiti per ricevere il vitalizio dopo l’entrata in vigore della contestata riforma del 2014, quella che ha ridotto le pensioni d’oro a due anni dalla precedente legge del 2012. Si tratta dell’ex assessore provinciale Marco Benedetti e dell’ex consigliera altoatesina Eva Klotz.
Il primo, 61 anni, di Arco, è entrato in consiglio provinciale nel 1993 ed è stato rieletto nel 1998: a seguito della legge del 2012, quando era ormai un ex consigliere, aveva optato per l’attualizzazione e incassato 235 mila euro di anticipo e 450 mila euro in quote del Fondo Family. Ma non avendo maturato il requisito dell’età, nel 2014 la riforma gli ha imposto di restituire l’intera somma ricevuta. Benedetti si era detto pronto a farlo e ha anche ceduto al consiglio le proprie quote del Fondo Family. Ma poco dopo l’approvazione della legge, nel settembre 2014 - scrive la presidente del consiglio regionale Chiara Avanzo in risposta a un’interrogazione del consigliere Claudio Civettini (Civica Trentina) - ha raggiunto i requisiti e a questo punto gli è stato fatto un conguaglio di 247 mila euro: per un totale di 483.543 euro, visto che la legge del 2014 ha stabilito che i vitalizi siano anticipati in liquidi e non più in azioni del Fondo Family.
Ancora di più ha incassato Eva Klotz, che vista la sua lunga vita consiliare da dicembre 2014 ha diritto ad incassare quanto previsto dalla nuova legge: ovvero 946.175 euro (dopo la legge del 2012 ne aveva incassati 435 mila di anticipo e 710 mila euro di quote del Fondo Family, restituite). Anche nel suo caso, il consiglio regionale ha provveduto a conguagliare la differenza: da dicembre 2014 ha avuto diritto ad altri 560 mila euro.