Violenta la sorellina per quattro anni
La ragazzina aveva 12 anni, lui 18, quando iniziò l'incubo. In appello confermata la condanna a tre anni e otto mesi, ma ridotto a un terzo il risarcimento: da 150 mila euro a 50 mila
TRENTO. Aveva solo 12 anni quando lui, 18enne, aveva iniziato a violentarla. E l'orco era suo fratello.
Lei ha avuto il coraggio di parlare solo dopo tanto tempo quando ha aperto il suo cuore agli assistenti sociali. E ha raccontato gli anni in cui aveva subito diversi episodi di violenza sessuale.
Una storia terribile, agghiacciante: accuse pesantissime dalla quale lui si è sempre difeso negando ogni cosa. Ma il racconto della sorellina è stato considerato credibile da esperti e dai giudici.
Che ieri, nell'udienza in appello, hanno confermato la condanna per il ragazzo a tre anni e otto mesi. Ridotto, ma questo è un aspetto secondario, il risarcimento. I giudici in primo grado avevano stabilito che la giovane aveva diritto a ricevere 150 mila euro che ieri sono stati ridotti a 50 mila.
Ora all'avvocato difensore del ragazzo, Matteo Pallanch, la decisione se ricorrere o meno in Cassazione, ma prima sarà necessario leggere le motivazioni dei giudici di secondo grado.
L'incubo di questa ragazzina inizia nel 2010 con il primo evento, la prima violenza. Che si sarebbe ripetuta più volte fino al 2014. Atti pesantissimi che si sarebbero consumati all'interno delle mura domestiche e senza che i genitori dei due fratelli si accorgessero di quello che stava accadendo.
Lei è sempre rimasta in silenzio fino a quando la sua famiglia non si è sfasciata. Arrivano gli assistenti sociali ed è a loro che la giovane apre il suo cuore e inizia a raccontare delle violenze sessuali. Parole difficile da dire e difficile da ascoltare, ma lei ha trovato chi l'ha voluta aiutare.
E poi c'è stata la denuncia, le indagini che hanno portato il fratello davanti al giudice con l'accusa di violenza sessuale. Il processo in primo grado di era concluso con la condanna a tre anni e otto mesi, condanna che ieri è stata confermata in appello con la diminuzione solo del risarcimento economico.