riva del garda

Villaggio del gusto, «casette troppo care»

Grande successo di pubblico ma alcuni operatori ritengono eccessivo il costo, superiore a quello di Arco. Biondo: «Troppo presto per fare i conti»



RIVA. Ultimo giorno per i mercatini di Natale sia nella città di Riva che in quella di Arco ed è presto ora di bilanci con gli occhi che inevitabilmente sono puntati sull’intraprendenza dei commercianti rivani giunti a conclusione di questo primo Villaggio del Gusto «Di gusto in Gusto» e, tra chi assicura che l’evento ha dato i suoi frutti e chi aspetta la certezza dei dati, serpeggia una prima riflessione circa l’eccessivo costo della manifestazione, in maggior parte a carico degli esercenti che hanno affittato le casette.

Casette che il Comune ha ceduto gratuitamente alla Pro Loco ma alla quale è stato però riconosciuto un dovuto per l’utilizzo dello spazio. Questo, unito ai costi di gestione, alle date di apertura e al fatto di essere una prima edizione ha destato in alcuni commercianti qualche dubbio soprattutto a fronte di altri mercatini in cui il costo totale sembra essere inferiore nonostante una storia pluriennale, o addirittura ventennale come per i Mercatini di Arco.

Cifre e dettagli di chi abbia ragione o torto saranno presentati nella mattinata di domani quando si farà la conta dei piatti distribuiti, degli scontrini venduti e delle opinioni raccolte. Una giornata quella di lunedì che in molti stanno attendendo perché rappresenterà in buona parte il nodo cruciale sul futuro della manifestazione. A calmare un po’ le acque, agitatesi in questi giorni per la concomitanza della manifestazione Befana subacquea che ha portato alla chiusura nella giornata dell’Epifania del Villaggio del Gusto, è Flavio Biondo, presidente dei ristoratori altogardesani nonché possessore di una delle casette del Gusto.

«Credo che a conti fatti - ha dichiarato Biondo - quasi nessuno si sarà arricchito, ma questo non era certo l’obiettivo e la filosofia». «Ci saranno sicuramente casette che hanno incassato di più e altre meno - continua Biondo - inoltre chi ha incassato di più ha investito di più e quindi pareggia la bilancia con chi ha incassato meno». «Il punto - continua il presidente dei ristoratori - è che eravamo consapevoli delle difficoltà di questa prima annata e del dazio che avremmo pagato, dobbiamo lavorare per far conoscere il prodotto e in questi termini abbiamo già ottenuto ottimi risultati». Biondo ricorda l’inserimento nella top 10 di Trivago per le principali mete invernali e la soddisfazione degli albergatori locali per aver riempito le camere in una stagione solitamente deserta. Domani il verdetto.

(l.o.)













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